Coronavirus

L'ora dei quarantenni: quando possono prenotare il vaccino

In una lettera inviata alle Regioni il commissario per l’emergenza, Francesco Figliuolo, ha dato il via libera alle prenotazioni dal prossimo lunedì anche per i nati fino al 1981

Scatta l'ora dei quarantenni: quando possono prenotare il vaccino

Avanza spedita la campagna di vaccinazione di massa contro Covid-19. Nel pomeriggio di oggi il commissario per l’emergenza, generale Francesco Figliuolo, ha inviato alle Regioni una lettera per dare il via libera alle prenotazioni per i vaccini dal prossimo lunedì anche per i nati fino al 1981. Nella missiva, firmata dal capo di gabinetto colonnello Garau si spiega che "per consentire una migliore programmazione si dà facoltà alle Regioni e alle Province autonome di avviare le prenotazioni dal prossimo 17 maggio anche per i cittadini over 40, ovvero nati nel 1981". Allo stesso tempo viene raccomandato di continuare a mantenere particolare attenzione per i soggetti fragili e per le classi di età superiori ai 60 anni, "cittadini che presentano comorbidità, fino a garantirne la massima copertura".

La comunicazione sottolinea anche i buoni risultati riguardo il lavoro di immunizzazione della popolazione che risulta incoraggiante. "Questa struttura- si legge- nell’ambito del monitoraggio del piano vaccinale, continua a rilevare il buon andamento della campagna di somministrazione su scala nazionale delle categorie prioritarie". Alle Regioni viene, inoltre, data la facoltà di iniziare a raccogliere le prenotazioni per un’ulteriore fascia della popolazione.

Quanto alla fornitura dei vaccini, la struttura commissariale ha anche fatto sapere che questa mattina è iniziata la distribuzione di circa 2,1 milioni di dosi del farmaco di Pfizer e che da domani "è previsto l’afflusso di oltre 170 mila dosi di Janssen all’hub nazionale vaccini della Difesa, dove entro la fine di questa settimana arriveranno anche circa 360 mila dosi di Vaxzevria (ovvero AstraZeneca, ndr) e oltre 390 mila di Moderna".

Nella lettera si spiega anche che con riferimento alle notizie pubblicate oggi da alcuni organi di stampa in merito all'assegnazione di dosi di vaccino alla Regione Veneto provenienti da altre Regioni "si smentisce la fondatezza della notizia, precisando che eventuali trasferimenti di dosi tra Regioni sono di esclusiva competenza della Struttura Commissariale".

Il Commissario straordinario, nel corso della Conferenza delle Regioni tenutasi ieri, "aveva già ribadito che in merito al vaccino Vaxzevria, meno utilizzato in alcune Regioni, gli eventuali bilanciamenti sono effettuati, sentite le Regioni interessate, sempre ed esclusivamente a cura della Struttura Commissariale, per ragioni programmatiche e di coerenza con il piano vaccinale, oltre che per motivi legati alla logistica di trasporto e alla catena del freddo". "Tali bilanciamenti, che peraltro non riguardano solo movimenti da sud verso nord ma, come già avvenuto, anche tra Regioni del sud, sono comunque da considerarsi quali anticipazioni di dosi di vaccino nell'ottica di un costante riequilibrio della ripartizione prevista tra Regioni/Province autonome, seguendo il criterio 'una testa - un vaccino'", aveva inoltre evidenziato il commissario

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