Cronache

Il Vaticano chiarisce sul "caso McCarrick". Ecco come è andata

Il Vaticano ha diffuso una nota mediante cui viene fatta chiarezza sul caso del cardinal McCarrick. L'inchiesta voluta da papa Francesco è ancora in corso

Il Vaticano chiarisce sul "caso McCarrick". Ecco come è andata

Il Vaticano ha diffuso dei "chiarimenti" rispetto al caso dell'ex cardinal Theodore McCarrick. Il porporato americano, come i lettori ricorderanno, è stato accusato di abusi sessuali, poi è stato "scardinalato" da Papa Francesco e ora vive un'esistenza di preghiera e penitenza presso un convento gestito dai cappuccini, nel Kansas.

Nel testo pubblicato pochi minuti fa, si legge che il Santo Padre è "preoccupato per lo smarrimento che esse (le accuse, ndr) stanno causando nella coscienza dei fedeli". Monsignor Carlo Maria Viganò, attraverso un memoriale composto da undici pagine, ha accusato a sua volta Bergoglio di aver in qualche modo insabbiato il caso l'ex arcivescovo statunitense. Viganò è arrivato a chiedere le dimissioni dal soglio pontificio dell'ex arcivescovo di Buenos Aires.

L'ex nunzio apostolico sostiene, in sintesi, l'esistenza di sanzioni pregresse comminate a McCarrick. Sarebbe stato Benedetto XVI a muoversi in tale direzione. Qualcuno ritiene che Ratzinger abbia solo provato a dare vita a provvedimenti cui il pontefice argentino non avrebbe dato seguito. Ma il papa regnante, subito dopo la pubblicazione del dossier, ha comunicato la sua intenzione di "non dire una parola" sulla versione dei fatti data da Viganò. Sarebbe stata la stessa lettura del dossier a suggerire la risposte ai giornalisti. E da un'accorta analisi del memoriale sarebbero emerse almeno delle "incongruenze".

Fatto sta che, pochi minuti fa, la Santa Sede ha optato per pubblicare una nota, all'interno della quale viene specificato che: "Il Santo Padre ha disposto in merito (al caso McCarrick, ndr) un’indagine previa approfondita, che è stata svolta dall’Arcidiocesi di New York e alla conclusione della quale la relativa documentazione è stata trasmessa alla Congregazione per la Dottrina della Fede. Nel frattempo - prosegue il comunicato - , poiché nel corso dell’indagine sono emersi gravi indizi, il Santo Padre ha accettato le dimissioni dell'’Arcivescovo McCarrick dal Collegio cardinalizio, ordinandogli la proibizione dell’esercizio del ministero pubblico e l’obbligo di condurre una vita di preghiera e di penitenza".

La premessa all'apertura dell'inchiesta è rappresentata dalle accuse avanzate da una persona, una presunta vittima, nei confronti dell'ex cardinal McCarrick. Il porporato è stato dunque 'scardinalato' dopo che quel racconto, relativo ad almeno un caso di abuso sessuale, è stato ritenuto "credibile". Ma la volontà del pontefice è tutta orientata a fare chiarezza sulla vicenda in modo definitivo. Bergoglio, questo è un fatto noto, è un sostenitore della "tolleranza zero".

Dal Vaticano hanno fatto sapere che, a tempo debito, verranno rese note le conclusioni dell'inchiesta e che il papa, ancora, "ha disposto di integrare le informazioni raccolte tramite l'investigazione previa con un ulteriore accurato studio dell'intera documentazione presente negli Archivi dei Dicasteri e Uffici della Santa Sede riguardanti l'allora Cardinale McCarrick, allo scopo di appurare tutti i fatti rilevanti, situandoli nel loro contesto storico e valutandoli con obiettività". Niente, insomma, deve essere lasciato al caso.

La parte finale del testo è costituita da un appello all'unità. Per Francesco è necessario "unire le forze per combattere la grave piaga degli abusi dentro e fuori la Chiesa e per prevenire che tali crimini vengano ulteriormente perpetrati ai danni dei più innocenti e dei più vulnerabili della società". Non si può escludere che questo sia solo il primo di una serie di comunicati stilati con le finalità di fare chiarezza e accostare la parola "fine" a qualunque polemica.

Vale la pena sottolineare, infatti, che la nota non fa alcun riferimento al cosiddetto "dossier Viganò".

Pare lecito attendere, quindi, l'arrivo di una smentita ancor più diretta all'ex membro del Governatorato.

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