Cronache

Venduto all'asta il telegramma che portò Hitler al suicidio

È considerato uno dei documenti più importanti dei giorni finali della Seconda Guerra Mondiale, e potrebbe addirittura aver cambiato il corso della storia

Venduto all'asta il telegramma che portò Hitler al suicidio

È considerato uno dei documenti più importanti dei giorni finali della Seconda Guerra Mondiale, e potrebbe addirittura aver cambiato il corso della storia: si tratta del telegramma inviato il 23 aprile 1945 ad Adolf Hitler dal suo vice, Hermann Goering, e che ora è stato venduto in un'asta a New York per 55 mila dollari. Insieme all'avanzata delle truppe alleate, il telegramma - spiegano gli storici - ha contribuito a spingere Hitler al suicidio nel suo bunker sotterraneo di Berlino. Il documento però è rimasto a lungo dimenticato all'interno di una cassetta di sicurezza della South Carolina, negli Stati Uniti. Paese in cui il prezioso documento era finito portato da un ufficiale americano che lo ritrovò nel rifugio segreto del Fuher.

Nel messaggio, inviato da una base nazista nella città di montagna di Berchtesgaden, nelle Alpi Bavaresi, Goering affermava che se non avesse ricevuto risposta da Hitler entro poche ore dalla spedizione avrebbe preso lui il comando. Proprio come indicato in un decreto segreto firmato dal Fuhrer nel 1941. Decreto nel quale si prevedeva che se Hitler fosse stato catturato o ucciso il suo vice avrebbe preso la guida. "Ho ricevuto un briefing oggi dal generale Koller sulla base delle comunicazioni del colonnello generale Jodl e del generale Christian - si legge nel telegramma - in base alle quali voi avete detto che se saranno necessari negoziati la mia posizione sarà più facile della vostra a Berlino". "Questo - scrive ancora Goering - è stato un sorpresa per me, e mi fa pensare che se non riceverò nessuna risposta da voi entro le ore 22 vorrà dire che avete perso la vostra libertà d'azione. In quel caso rispetterò le condizioni del vostro decreto e agirò per il bene della Nazione e della Patria". "Dio vi protegga e vi permetta nonostante tutto di venire qui il più presto possibile", conclude il numero due di Hitler, firmandosi: "Il vostro fedele Hermann Goering".

I consiglieri più vicini a Hitler, secondo l'autobiografia di Albert Speer, hanno usato il telegramma per infangare l'immagine di Goering, su cui già il Fhurer aveva iniziato a nutrire dubbi, insistendo che il suo era un tradimento e un colpo di stato. "Ma lo sfogo di rabbia di Hitler - spiega ancora Speer - si tramutò presto in depressione. Aveva esaurito le sue forze".

Una settimana dopo, il Fhurer e la sua compagna, Eva Braun, si uccisero.

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