Cronache

Venezia diventa un porcile: i turisti devastano la città

Venezia è diventata la città del degrado. I turisti fanno quello che vogliono senza rispetto di niente e nessuno

Venezia diventa un porcile: i turisti devastano la città

Con l'arrivo dell'estate Venezia torna ad essere una meta di pellegrinaggio per i turisti, ma negli ultimi anni la maleucazione è aumentata: vi basterà dare una rapida occhiata alle vie per vedere persone ubriache in mezzo alla strada, gente che fa sesso davanti a tutti e molto altro, purtroppo.

Venezia è diventata la città del degrado. Tra vucumprà, ubriaconi, incivili, immigrati, molestatori, rifiuti, escrementi e tante altre cose, questa cittadina così bella rischia di scavarsi la fossa da sola. Già da tempo, i controlli nei confronti delle opere pubbliche di questa città sono quasi scomparsi. Con l'arrivo dell'estate, il flusso di turisti aumenta e di conseguenza aumenta anche il caos che creano.

Come scrive la Nuova Venezia, c'è chi posa lo zaino a terra, si cala le brache e si fa il bidè dietro al pozzo dei Leoncini, a due passi da piazza San Marco, c'è chi si tuffa tra le gondole dei canali che sfociano in laguna, c'è chi nell' ex postazione dei vigili del Fuoco a Rio Novo stende i calzini ad asciugare sulle ringhiere, c'è anche chi, per paura che qualche furfante gliela porti via, lega la canoa alle colonne dei moli, in pieno centro storico. Roba normale? In questi tempi così disastrosi dove ognuno può fare quello che vuole, sì.

Ma la lista delle cose che fanno ribrezzo in questa cittadina non sono finite. Gli abitanti di Venezia sono stanchi di questo degrado smisurato che con l'arrivo della bella stagione è aumentato ancora. Sembra che gli sporcaccioni maleducati, alias turisti, non tengano conto che c'è anche chi vive qui tutto l'anno e non può subirsi il loro degrado.

I veneziani, così, nel tentativo di salvare la dignità della propria città, si sono organizzati tra di loro e fanno da sentinelle. Annotano, filmano, fotografano, e poi consegnano tutto alle autorità.

L'Associazione San Marco, ad esempio, per scoraggiare il turismo selvaggio e cafone metterà una pattuglia di sorveglianti, che da fine giugno a metà settembre, sorveglieranno la basilica marciana e dintorni.

Commenti