È finito in manette a Marghera (Venezia) con l'accusa di resistenza e lesioni a pubblico ufficiale.
Protagonista della vicenda E.P., nigeriano di 24 anni con permesso di soggiorno per motiovi umanitari, fermato per un controllo intorno alle 18:30 di martedì. Gli uomini del nucleo operativo del comune di Venezia lo avevano avvistato mentre si aggirava nelle vicinanze della casa disabitata di via Rizzardi 37 a Marghera. L'uomo era stato colto nell'atto di scavalcare la recinzione esterna dell'edificio, luogo tristemente noto per esser divenuto meta di spacciatori e di consumatori di stupefacenti.
I poliziotti hanno tentato invano di impedire che si allontanasse, intimandogli di fermarsi, ma lo straniero si è messo a correre fuggendo in direzione di un sottopassaggio pedonale. Gli agenti si sono lanciati immediatamente al suo inseguimento, fino a riuscire a raggiungerlo. Vistosi alle strette, tuttavia, il nigeriano si è rivoltato contro gli uomini in divisa, aggredendoli.
Mentre questi ultimi tentavano di bloccarlo, infatti, il 24enne ha cercato di spintonarli via e di mordere le mani che lo tenevano fermo. Dopo una breve colluttazione, finalmente i poliziotti sono riusciti a far scattare le manette ai suoi polsi, ma uno di loro è rimasto ferito ad una mano. L'uomo ha perso molto sangue, ed è stato necessario il trasporto in pronto soccorso: per lui 6 giorni di prognosi.
Nel frattempo l'africano, soggetto già noto alle forze dell'ordine a causa di una serie di precedenti per rissa e spaccio di droga, ha trascorso la notte dietro le sbarre di una cella di sicurezza, in attesa del
giudizio direttissimo.Convalidato il fermo, il giudice ha determinato la sua scarcerazione, per cui il nigeriano attenderà a piede libero la prima udienza del processo che lo vedrà imputato, prevista per il prossimo ottobre.
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