Cronache

A Ventimiglia il "ring" degli immigrati: pugni, botte e insulti

Un far west che sta spaventando la popolazione che ora non ne può più

A Ventimiglia il "ring" degli immigrati: pugni, botte e insulti

Botte, pugni e insulti. Di notte Ventimiglia si trasforma in un "ring" tra stranieri di diversi etnie, che si affrontano per i motivi più banali, ma sempre spinti dall'abuso di alcolici. Un far west che si ripete tutti i giorni e che vede come palcoscenico prediletto la stazione ferroviaria con i suoi dintorni. I due video amatoriali che vi mostriamo sono stati girati di giorno e di notte.

Nel primo caso la rissa si consuma tra i binari della ferrovia. Il sottofondo musicale della sigla di Jeeg Robot d'acciaio, il famoso eroe dell'omonimo manga giapponese, unitamente ad alcune didascalie, ha reso il filmato virale. Il secondo, invece, è stato realizzato in via Scalo Merci. Si vedono diverse persone coinvolte, che si affrontano senza esclusioni di colpi. In primo piano sembra esserci anche un "palo". A un certo punto si sente la voce di una donna che urla "Basta!".

È il grido di esasperazione di una città, Ventimiglia, che si è ritrovata ad affrontare una nuova emergenza umanitaria. Centinaia di stranieri che cercano di raggiungere la Francia clandestinamente e che confluiscono al confine, diventato il collo dell'imbuto di un fenomeno che parte da molto lontano. L'ordine pubblico è compromesso, malgrado i ripetuti servizi di polizia e carabinieri.

Poche settimane fa un marocchino ubriaco spinto fuori da un locale notturno di Ventimiglia, dove stava cercando di rubare una borsa, è caduto all'indietro finendo in coma e ora due giovani (il titolare e il collega di un altro vicino locale) sono indagati per lesioni gravissime. Da una parte, dunque, le risse tra stranieri, che si affrontano anche per semplici ostilità congenite; dall'altra i furti, gente che bivacca ovunque e che usa la città come un bagno a cielo aperto.

La mancanza di un centro di accoglienza rende ancora più difficile questa situazione, che ha provocato una spaccatura politica. Da una parte, infatti, c'è l'attuale sindaco Gaetano Scullino (lista civica di centrodestra) che è contrario a riaprire un centro di accoglienza; dall'altra c'è Forza Italia, nella stessa maggioranza, favorevole ad aprire almeno un centro emergenziale.

Intanto, i numeri crescono di giorno in giorno e Ventimiglia teme di tornare, nel 2015, epoca in cui decine di migranti occuparono la scogliera dei Balzi Rossi, alla frontiera di Ponte San Ludovico.

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