Sgomberata una tendopoli, se ne apre un'altra e il problema a Ventimiglia non si risolve.
Questa mattina i migranti avevano smontato il campo non autorizzato montato lungo il greto del fiume Roja, ma la situazione non è certo migliorata: in molti si sono spostati di appena 400 metri, accampandosi di nuovo sulla spiaggia, alla foce del fiume. Qualcuno si è spinto un po' più in là, verso la foce del fiume Nervia, nel Comune di Camporosso. L'obiettivo di tutti resta lo stesso: non farsi identificare e passare il prima possibile la frontiera con la Francia. "A Parigi abbiamo la nostra famiglia, vogliamo uscire dall'Italia e proveremo in tutti i modi a farlo", dicono due giovani etiopi.
A cercare una soluzione è il vescovo di Ventimiglia, Antonio Suetta, che si dice pronto ad accogliere tutti. "Con il sindaco di Ventimiglia stiamo lavorando per evitare qualsiasi soluzione forzosa e disordini", dice, "La situazione è ancora tutta in fieri, ma noi abbiamo già dato la disponibilità a montare una tendopoli in un terreno del seminario, attivando una collaborazione con la Croce Rossa per una cucina da campo e con la Protezione Civile per i servizi igienici.
Contiamo di trovare una soluzione entro le prossime quarantotto ore per rispondere a questa emergenza", conclude il vescovo ricordando che oggi la Caritas ha accolto in seminario una trentina di migranti coinvolti nel naufragio avvenuto giovedì scorso al largo delle coste siciliane.
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