Colti in flagranza di reato, arrestati, destinatari di un decreto di espulsione da parte della questura poiché irregolari sul territorio nazionale ed infine rimessi immediatamente in libertà, come se nulla fosse successo. Non è uno scherzo, ma è ciò che è successo a Verona appena pochi giorni, protagonisti della vicenda tre cittadini tunisini.
Secondo quanto riportato dal quotidiano locale Prima Verona i tre nordafricani appena un paio di giorni fa sono stati segnalati alla polizia locale da alcuni solerti cittadini mentre erano intenti a vagabondare all'interno di una palazzina dell'ex Arsenale - uno stabilimento militare oggi situato nel quartiere di Borgo Trento della città veneta -. Così una pattuglia di vigili li ha colti in flagrante, facendo scattare le manette ai polsi dei tre uomini con le accuse di invasione e danneggiamento di pubblico edificio. Trovati tutti senza documenti, gli arrestati sono stati condotti dagli agenti della municipale presso gli uffici della foto-segnalazione della questura per l’identificazione, dopodichè per tutti è inevitabilmente scattato il decreto di espulsione immediato dal nostro Paese, da parte dell’ufficio immigrazione della questura stessa. Qui è accaduto l'impensabile: secondo lo stesso Comune di Verona infatti nessuno dei centri di espulsione della città aveva dei posti disponibili, pertanto i tunisini sono stati rimessi immediatamente in libertà.
Puntuale e durissima è arrivata la reazione di Marco Padovani, assessore alla sicurezza del capoluogo veneto, il quale ha letteralmente sparato a zero contro il governo giallorosso, reo secondo lui di gestire in modo disastroso la gestione dei flussi migratori. L'assessore ha poi rincarato la dose: "È inutile che i nostri agenti siano tutti i giorni in prima linea a rispondere prontamente alle segnalazioni dei cittadini per poi lasciare liberi i clandestini. A cosa serve fare i decreti di espulsione se poi mancano i posti nei centri e queste persone vanno rimesse in libertà?"
Padovani ha poi riservato alcune parole anche alle nostre forze dell'ordine, che secondo lui rischiano seriamente di demotivarsi se si continua a vanificare in modo così grottesco il loro magnifico ed esemplare lavoro di controllo del nostro territorio.
L'assessore ha chiuso il suo intervento ricordando opportunamente che "chi ha diritto può restare nel nostro territorio, ma chi non è in regola no. Non possiamo permettere che ci siano persone fuori controllo" .
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