Cronache

Verona, italiana di origini africane fuori dalla gara: "Solo per italiani di fatto"

Il fratello della 15enne ha preteso le scuse dall'organizzatore dell'evento e promette di portarlo in tribunale

Verona, italiana di origini africane fuori dalla gara: "Solo per italiani di fatto"

Continuano gli episodi di razzismo. Dopo un 29enne non assunto perché di colore e una ragazzina "colpevole di avere il fidanzato africano", ora arriva l'esclusione dalla gara di canto perché "italiani si nasce, non si diventa".

Questa volta la porta in faccia è stata chiusa a una 15enne, nata da genitori ghanesi arrivati in Italia circa 30 anni. La giovane, che ha la cittadinanza italiana, voleva partecipare a un concorso di canto, il Canta Verona Music Festival. Per avere informazioni, ha quindi contattato l'organizzatore sulla pagina Facebook dell'evento ma la risposta l'ha spiazzata: "Non si accettano stanieri". La 15enne ha insistito, specificando che ha la cittadinanza italiana. Nulla da fa: "No!!! Italiani si nasce, non si diventa e si nasce da genitori italiani...Io la penso così ed è riservato solo a italiani di fatto". Cosa voglia dire non è chiaro.

La ragazzina ha raccontato l'episodio al fratello più grande che, senza esitare, ha contattato l'organizzatore invitandolo a chiedere scusa. Le scuse sono arrivate ma, accusa il giovane, solo dopo che la 15enne ha pubblicato le conversazioni su Facebook. Meglio di niente. L'organizzatore, contattato da Repubblica.it, ha provato a giustificarsi: "Ho 42 anni, faccio questo mestiere da 24. Non sono razzista, la mia ragazza è straniera e ho amici di ogni nazionalità. Ricevo tanti contatti su Facebook. Ma come faccio a sapere chi c'è dietro quel profilo? Mi rendo conto di aver sbagliato a scrivere quelle cose, ma non sapevo con chi avessi realmente a che fare. Credevo fosse uno scherzo, una provocazione. Comunque, quella è la mia opinione, non credo di aver commesso un reato. E invece qui mi rovino la vita".

A non rovinargli troppo la vita è però il fratello della 15enne, che ha chiesto di non rendere pubblico il nome dell'organizzatore che però, promette, porterà in tribunale.

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