Cronache

Verona, uccide l'amante 77enne e ne simula il suicidio: arrestato

Il movente del delitto sarebbe passionale: la vittima voleva che l'uomo lasciasse la moglie, per poter vivere la loro relazione alla luce del sole

Verona, uccide l'amante 77enne e ne simula il suicidio: arrestato

A Verona, un uomo di 72 anni è stato arrestato per l'omicidio dell'amante di 77 anni e per averne inscenato il suicidio.

Lo scorso 4 giugno, il figlio della donna, Fernanda Paoletti, preoccupato perché la madre non rispondeva al telefono, era andato a cercarla a casa e aveva trovato il suo corpo legato al termosifone, da una corda che le cingeva il collo. Gli investigatori avevano escluso l'ipotesi del suicidio da subito e, per non farlo capire all'omicida, non avevano rivelato la notizia alla stampa, fino all'arresto di oggi.

La squadra mobile aveva iniziato a indagare sulla vita della donna, ricostruendo le sue frequentazioni sentimentli, risalendo così a Pietro Di Salvo, 72enne sposato, con due figli. Secondo quanto riporta VeronaSettegiorni.it, i due amanti si sarebbero conosciuti su Facebook, dove infatti compaiono ancora foto della donna coi complimenti di Di Salvo.

A mettere le forze dell'ordine sulla pista giusta, sarebbe stata un'amica, che ha rivelato un dettaglio importante: i due si incontravano tutti i lunedì, proprio il giorno della morte.

Sembra che l'omicidio sia avvenuto nel corso di una lite sulla loro relazione. Fernanda, separata da molti anni, voleva che Pietro lasciasse la moglie, per poter vivere il loro amore alla luce del sole, ma l'uomo non aveva intenzione di rinunciare alla sua famiglia. Il diverbio è diventato sempre più acceso, fino a quando l'uomo ha strangolato la sua amante, che l'aveva insultato. Poi ha simulato il suicidio, legando una corda attorno al collo di Fernanda.

Ed è stata proprio quella corda ad incastrare l'assassino, perché è lì che gli uomini della mobile hanno trovato tracce del suo Dna.

Dopo l'arresto, il 72enne ha confessato la sua colpevolezza. L'uomo è accusato di omicidio preterintenzionale, perché i giudici sostengono che "quel giorno Di Salvo si è presentato all’appuntamento per uccidere Paoletti”, dato che ha portato con sé la corda, usata per strangolare la donna.

L'assassino si trova in ospedale, a seguito di un malore, ed è piantonato dai poliziotti.

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