Il vertice tra Italia, Germania, Francia e Regno Unito sull'emergenza immigrazione si risolve con un compromesso debole: l'Europa si impegna a dare una mano al governo italiano, ma di fatto gli immigrati resteranno a casa nostra. L'aiuto arriverà triplicando i fondi per le operazioni Triton e Poseidon. La Gran Bretagna chiude le porte: "Il Regno Unito arà il suo contributo sia dal punto di vista del budget, sia sul piano dei mezzi, fornendo ad esempio navi ed elicotteri, ma il contributo britannico è subordinato alle giuste condizioni, ovvero che le persone salvate siano portate nei Paesi sicuri più vicini, come l’Italia e che non chiedano asilo in Gran Bretagna", ha affermato il premier David Cameron. E sulla stessa posizione è la Germania: "Siamo pronti a sostenere l’Italia ma la registrazione dei rifugiati deve essere fatta in modo adeguato secondo le regole Ue. Svezia, Germania e Francia da sole accolgono il 75% dei rifugiati nell’Ue".
Ma nonostante queste "chiusure" da parte degli altri Stati europei, Renzi è soddisfatto dell'accordo: "Un grande risultato, i quattro punti sono gli stessi di cui ho parlato e questo è motivo di grande soddisfazione. Si combattono i trafficanti in accordo al diritto internazionale: la lotta ai nuovi schiavisti è una emergenza ed esigenza per tutti noi". Poi ha aggiunto: "Non aveva senso insistere su una campagna di informazione. Questo punto è stato tolto. Si è scelto di implementare le politiche dell’Unione Europea sui diritti dei migranti, sia per i Paesi di arrivo che per quelli di transito. Inoltre cerchiamo di rinforzare la solidarietà con una serie di iniziative, soprattutto per i paesi membri di frontiera, quelli più esposti, e valutare ogni opzione per ricollocare su base volontaria degli Stati membri le persone soccorse".
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