Cronache

Vesuvio, non solo eruzione: l'allarme incendi

Quest’estate il Parco Nazionale del Vesuvio è bruciato in gran parte a seguito di incendi dolosi

Vesuvio, non solo eruzione: l'allarme incendi

Quest’estate il Parco Nazionale del Vesuvio è bruciato in gran parte a seguito di incendi dolosi. Come ogni anno da decenni, a ogni incendio si sente dire che, se vengono appiccati con tanta regolarità, è perché qualcuno ci guadagna. Ogni nuova estate si fa l’elenco delle categorie di persone che guadagnano da essi o che hanno maggior lavoro grazie all’emergenza.

Eppure nulla cambia e ogni anno è come quello precedente. È tipico della cultura italiana essere perfettamente consapevoli di un problema, di chi vi sta probabilmente dietro e non far molto per risolverlo. I piromani non bruciano per divertimento, ma per guadagnare. Non è difficile comprendere che chi ci guadagna sono le varie categorie che avranno maggior lavoro dopo la crisi. Basta seguire la traccia dei soldi per capire dove cercare i colpevoli.

Si può guadagnare in tanti modi grazie a un incendio. Per esempio con il lavoro stagionale che si crea grazie a esso, o grazie alla messa in sicurezza, alla piantumazione di nuovi alberi, ai fondi che vengono regolarmente stanziati conrto le frane che si potrebbero creare laddove non vi sono più alberi a trattenere terra e sassi.

Questi sono solamente alcuni esempi delle categorie che potrebbero avere profitti dagli incendi e dove bisognerebbe indagare per scoprire chi si è arricchito grazie alla devastazione di un patrimonio comune.

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