Da questa mattina, quando sono venuta a sapere del vostro bambino, ho fatto tutto quello che faccio di solito. Solo che ogni tanto una fitta bollente mi bucava il fianco, all'improvviso. Il pensiero partiva e in un istante diventava una sensazione fisica che mi faceva leggermente inarcare il busto. È stato allora che ho proibito a me stessa di esprimere un giudizio su questa vicenda. Qualunque cosa fosse accaduta oggi, per esempio il fatto di doverne scrivere. Mi sono detta che se per tutto il giorno ho avuto l'impressione di non sapere dove mettermi, di essere sempre seduta sul bordo, di essere «a disagio nella mia pelle», io nemmeno lo posso immaginare cosa dev'essere per voi. Cosa dev'essere stato quel giorno in cui vi ha fatto visita il vuoto. Quel giorno in cui avete deciso di abbandonarlo lì, dove lui vi aveva finalmente raggiunti. Non posso permettermi di dire nulla, né di sapere davvero neppure di me, perché non si sta mai davvero «al posto tuo». Al posto di un altro è una distanza che si può dire ma non contare. Perché non sono io quella a cui tre mesi fa hanno messo in varechina l'arcobaleno, a cui hanno sparato sale sulla carne viva. Però, sbagliando comunque, vorrei provare a chiedervi una cosa: andate a riprendervelo, il vostro magico bambino. La carne sotto la pelle, è la stessa carne. La sua, e la vostra. Di certo lo avete voluto tanto questo bambino che non arrivava mai. Avrete probabilmente chiesto a Dio, e poi, con cuore crudo e lacrime dense, avete bussato anche alla scienza. Ed è arrivato lui. Non un altro, lui. Anche se non sapevate sarebbe arrivato così. Scalfito da migliaia di squame sottili che si sollevano veloci sul cuoio anticato della sua pelle. Chissà da dove è partito questo bambino magico che sembra fatto per stare su due mondi e al momento non ne ha neppure uno. Perché se non ti permettono di essere un bambino, in cambio sei all'incirca niente.
E lo so, che magari ci avete messo tutto l'amore imperfetto di cui siete stati capaci, quello che non so è se siate tutti e tre pronti a stare in lotta tutta la vita. Da ovunque sia arrivato, da quanti mondi, Giovannino è sempre lì che vi aspetta. Non si è accorto di nulla. Bambinamente solo com'è.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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