Coronavirus

"Vi spiego perché adesso le restrizioni sono controproducenti"

Il professor Crisanti ha anche spiegato perché nel Regno Unito la curva è scesa

Il microbiologo Andrea Crisanti
Il microbiologo Andrea Crisanti

Secondo il microbiologo Andrea Crisanti adesso le restrizioni sono controproducenti. L’esperto, intervenuto alla trasmissione Agorà su Rai 3, ha spiegato che la curva sta calando per il semplice motivo che la popolazione si è infettata oppure ha ricevuto il vaccino anti-Covid di recente. Il professore ordinario di microbiologia all'Università di Padova ha affrontato il tema delle restrizioni e del certificato verde asserendo che "le restrizioni in questo momento sono controproducenti. Il green pass? Serviva a incentivare i vaccini, non serve a bloccare la trasmissione, in autunno se sarà necessario si potrà reintrodurre, ma è un problema politico che francamente non mi appassiona”, ha spiegato Crisanti senza tanti giri di parole.

Perché la curva è scesa

Il professore ha poi preso l’esempio del Regno Unito, che a suo parere costituisce un osservatorio interessante. Dal suo punto di vista in Gran Bretagna la curva epidemiologica è scesa perché le persone si sono infettate o si sono vaccinate e si è raggiunto un equilibrio endemico tra il virus che infetta e il vaccino che lo blocca. “Del resto è uno dei principi base dell'epidemiologia: più un virus si diffonde con la popolazione adeguatamente protetta, più questo equilibrio tende verso il basso", ha tenuto a sottolineare Crisanti. Il contagio è quindi calato grazie al vaccino e non alle restrizioni, che sono ancora le stesse di un mese fa, quando si registravano circa 250mila nuovi positivi al giorno e i divieti non avevano impatto sulla pandemia.

Meglio riparire adesso

Anche Crisanti, come del resto il dottor Matteo Bassetti, considera la decisione di mantenere il Green pass solo politica, e non sanitaria. Idea comune anche quella che ormai le persone che volevano vaccinarsi lo hanno già fatto e che il restante 5-10%, ancora contario alla vaccinazione, molto difficilmente deciderà di farlo nelle prossime settimane. Il microbiologo ha affermato di non riuscire a capire la prudenza che ha ancora adesso il governo. Da considerare anche il fatto che tra qualche mese l’efficacia del vaccino andrà scemando e potranno esserci più contagi."Meglio riaprire ora che tra sei mesi, perché così si favorisce il processo che porta il virus a diventare endemico. Può sembrare un paradosso, ma se tu chiudi fino ad arrivare a contagi zero, poi come riapri l'epidemia riesplode, perché il Covid non è circolato e la popolazione non si è immunizzata abbastanza. È un po' quello che è successo nell'estate di due anni fa.

Conviene positivizzarci tutti un po’ alla volta e mantenere senza traumi l'immunità di gregge”, ha concluso l’esperto sottolineando che il problema è la letalità e che, quando il Covid diventerà endemico, non smetterà di uccidere, ma colpirà solo i soggetti fragili che sarà meglio continuino a vaccinarsi.

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