«Vi spiego perché la federazione guarda ai giovani» A Rimini gli allievi del Polo Formativo testimonial della filiera del legno-arredo

Forte del successo delle precedenti edizioni, FederlegnoArredo si ripresenta a Rimini per il quarto anno consecutivo. «Una presenza istituzionale - così la definisce il presidente Roberto Snaidero - che ci ripaga in termini di consensi».

Presidente, che ci fa la filiera del legno al Meeting?

«Abbiamo aperto un dialogo importante con i giovani e abbiamo trovato fin dalla nostra prima partecipazione un terreno fertilissimo. Nei prossimi giorni arriveranno a Rimini anche i giovani che hanno concluso il primo anno al Polo Formativo di Lentate sul Seveso. Saranno loro a spiegare a migliaia di altri giovani che cosa fanno, che cosa hanno imparato in un anno di corso, che cosa si aspettano dal futuro. Insomma, un confronto tra giovani che hanno voglia di mettersi in gioco».

Quale sarà il messaggio di Snaidero ai giovani?

«Se devo essere sincero, ho una grande preoccupazione: difendere e consolidare a ogni costo e con ogni mezzo quel kow how del made in Italy che ci siamo conquistati nel mondo. I giovani devono capire che non possiamo sperperare questo immenso patrimonio. La figura del vecchio falegname, sta inesorabilmente scomparendo. I “maestri” sono ormai davvero ben pochi. Ecco allora che abbiamo bisogno di giovani che imparino il mestiere. Ne approfitto per anticipare un altro progetto di FederlegnoArredo: vogliamo reclutare 50 giovani, selezionati in tutte le regioni italiane, da inserire nelle aziende associate che si assumeranno l'onere della formazione. Si tratta di una grande opportunità che, per i più capaci, potrà diventare vera e propria occasione di lavoro».

Ma Rimini è anche un'occasione ghiotta per riportare sulla terra personaggi della politica, dell'economia e della finanza...

«In effetti è una grande occasione per contatti e incontri ravvicinati con i vari personaggi ospiti della kermesse. È consuetudine consolidata scambiare opinioni con tutti in questa sede, ricordare gli effetti della crisi sulle nostre aziende, dare suggerimenti e contributi che talvolta vengono recepiti. Con il confronto delle idee e con un dialogo costruttivo, talvolta si ottengono risultati sorprendenti».

Si avvicina velocemente un altro appuntamento importante: i Saloni WorldWide di Mosca, con il gran debutto di Made expo. Fino a che punto l'evento sarà condizionato dalla crisi Mosca-Kiev?

«Sono stato a Mosca a fine luglio. A oggi non ho certezze, ma dopo il colloquio con il nostro ambasciatore sono comunque ottimista. Non ci dovrebbero essere colpi di scena e non mi risulta ci siano problemi nei rapporti commerciali con Mosca. Né restrizioni particolari. Indubbiamente le sanzioni hanno bloccato i conti e i russi tardano a pagare. Gli ordini sono in calo, quindi cresciamo meno dello scorso anno. Mi auguro che le diplomazie riescano a trovare soluzioni adeguate per porre fine alla contesa in atto».

Cambiamo argomento. Il neo presidente di Ucina -Confindustria Nautica ha annunciato che al prossimo «Festival del Mare», che si svolgerà in primavera a Genova, sarà presente un invitato speciale...

«Devo darle atto che, da anni, lei sostiene questa partnership istituzionale. E io sono pienamente d'accordo. Oggi posso dire che finalmente cominciamo a dare un'idea di come sia possibile fare Sistema Paese tra settori che un certo grado di parentela lo hanno sempre avuto. Molti dei progettisti che lavorano per le nostre aziende, infatti, sono gli stessi che arredano gli yacht.

Si tratta di due eccellenze italiane che tutto il mondo ci invidia e che continuano a primeggiare nonostante la crisi che dura ormai dal 2008 e talune scelte politiche discutibili degli ultimi anni. Quindi ben venga questa “prova tecnica di convivenza”. Sono convinto che funzionerà. Anzi, potrà avere sviluppi importanti in futuro. Fare da apripista è sempre una sfida affascinante».

Commenti
Disclaimer
I commenti saranno accettati:
  • dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
  • sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.
Accedi
ilGiornale.it Logo Ricarica