In quel capannone abbandonato in Serbia vivevano circa 1.200 richiedenti asilo. Un campo pieno di migranti nel centro di Belgrado occupato da uomini, donne e bambini. Le autorità serbe nei giorni scorsi lo hanno sgomberato per permettere la demolizione dello stabile. Ma, secondo quanto denunciato dagli attivisti e riportato dal quotidiano Independent, le forze dell'ordine li avrebbero cacciati "utilizzando l'insetticida" (guarda il video).
Siamo rimasti scioccati dalla disumanità e disorganizzazione dello sfratto", ha raccontato all"Independent, Rosie Johnson, volontario dell'associazione caritatevole SolidariTea. "Il commissariato è entrato nelle baracche in cui stavano dormendo alle 7 del mattino, svegliando le persone colpendole con i pali, smantellando le loro tende mentre le persone ancora dormivano e senza dare loro il tempo per raccogliere i loro beni". Ma non è questo ad aver fatto molto scaplore. E neppure il fatto che gli agenti portassero i guanti per toccare i migranti e che spesso si pulissero le mani ad una fontana.
Nel video pubblicato dal quotidiano britannico, si vede infatti quello che sembra essere un funzionario del commissariato in abiti protettivi che spruzza qualcosa nell'ambiente dove ancora vivevano i rifugiati. ""Sono entrati nelle baracche e hanno iniziato a spruzzare quello che potebbe essere una sostanza tossica pericolosa", ha raccontato un volontario presente alla scena. Notizia però smentita dal Commissariato per i Rifugiati e le Migrazioni della Serbia, che nega di aver utilizzato insetticidi.
I migranti sono quindi stati trasferiti nei campi di accoglienza statali, anche se associazioni caritatevoli e richiedenti asilo spesso lamentano problemi e mancanze nella gestione
dei profughi a Belgrado. "In questi campi non siamo liberi, viviamo come animali", ha detto all'Independet Ahmed, 24enne migrante venuto dall'Afghanistan. "Siamo nutriti e poi dormiamo e questo è tutto quello che facciamo".- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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