Cronache

Vince un milione e mezzo al Gratta e Vinci ma non divide con gli amici: a processo per appropriazione indebita

Vittoria amara per un 41enne residente nel Mantovano che si è visto rivendicare da due amici la comproprietà del tagliandino vincente. Adesso i tre dovranno fronteggiarsi in tribunale a Verona il prossimo 19 settembre

Vince un milione e mezzo con un Gratta e Vinci acquistato in “comunità“ ma non divide con gli amici e finisce a processo
Vince un milione e mezzo con un Gratta e Vinci acquistato in “comunità“ ma non divide con gli amici e finisce a processo

Vince un milione e mezzo con un Gratta e Vinci acquistato in “comunità“ ma non divide con gli amici e alla fine finisce a processo. Vittoria amara per un 41enne residente nel Mantovano che si è visto rivendicare da due amici la comproprietà del tagliandino vincente. Adesso i tre dovranno fronteggiarsi in tribunale a Verona il prossimo 19 settembre.

Vincitore indagato per appropriazione indebita

Il 41enne è imputato per il reato di appropriazione indebita chiamato in causa dai due amici, tra cui anche un bresciano di Gavardo di 49 anni, che si sono costituiti parti civili. Il vincitore mantovano un anno e mezzo fa vinse due volte in 20 giorni al Gratta e Vinci portandosi a casa un montepremi da complessivo di due milioni e 400mila euro. Peccato che la Procura di Verona fin da subito aveva dubitato del doppio colpo di fortuna, iniziando a capire se dietro alle vincite ci fosse un raggiro.

La controversia legale

Tanto era bastato ai pm veronesi per bloccare le due vincite registrate il 4 febbraio 2021 a Modena, con un tagliando da un milione di euro, e il 24 febbraio a Garda con un tagliando da due milioni di euro. Dalle indagini effettuate, però, alla fine non è emersa alcuna irregolarità. Così nonostante l’archiviazione dell’inchiesta il 41enne per ora ha incassato 800mila. Il tribunale del Riesame di Verona ha infatti rigettato il ricorso sul secondo tagliando da un milione e mezzo euro che ha fatto saltare un rapporto di amicizia.

I due amici vogliono la loro parte

Davanti ai magistrati, infatti, i due amici-colleghi dell’uomo hanno sostenuto come il Gratta e Vinci fosse stato acquistato in gruppo con altri 5 biglietti da 20 euro l’uno in una ricevitoria sulla sponda veronese del Lago di Garda.

Intanto la Procura di Verona ha chiesto e ottenuto il rinvio a giudizio del 41enne mantovano che a settembre affronterà il processo con i due ex-amici che pretendono di dividere la vincita in tre parti uguali.

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