Un 70enne residente nella provincia di Monza è stato arrestato con l'accusa di violenza sessuale. Per cinque anni, dal 2015 al 2020, ha abusato delle due figlie adolescenti della compagna. Le indagini della squadra Mobile, avviate subito dopo la rivelazione di una delle vittime, hanno accertato gli abusi. La madre delle ragazze sarebbe stata a conoscenza dei fatti e avrebbe cercato di convincere la figlia denunciataria a ritrattare le accuse con la promessa di un regalo.
L'orrore sulle ragazzine
Una storia di violenze e abusi consumati tra le mura di casa. È stata una delle due sorelle, per prima, a vuotare il sacco dopo aver pensato al suicidio. La scorsa estate si trovava ricoverata in ospedale per alcuni problemi derivanti dall'assunzione di droga, sostanza di cui avrebbe fatto uso nel tentativo di sedare la disperazione. La ragazza ha raccontato a un medico di doversi "togliere un peso" per via di "una cosa vergognosa e grave che non aveva mai detto a nessuno". Così ha spiegato di essere stata violentata, da quando aveva 11 anni fino ai 16, dal compagno della madre. La stessa ha poi rivelato che l'uomo aveva abusato anche della sorella.
Le indagini
I sanitari hanno informato tempestivamente la Procura di Monza dell'accaduto. Gli inquirenti si sono subito attivati affidando alla squadra Mobile gli accertamenti del caso. Nell'ambito delle indagini è stata sentita anche la seconda vittima che, all'inizio, ha provato a negare gli abusi. L'altra, invece, ha confermato la sua versione nonostante la madre abbia cercato di farla ritrattare dicendole che "non conveniva" e promettendole, in cambio del silenzio, un regalo. La ragazza è andata fino in fondo dettagliando la storia di particolari agghiaccianti. Ha anche raccontato che l'uomo le aveva inviato un video in cui si masturbava chiedendo di scambiare foto intime.
L'arresto
Il 70enne è stato identificato e intercettato dagli agenti della Mobile. A quel punto, la Procura ha emesso un mandato di perquisizione che ha consentito di rivenire, all'interno dell'abitazione del sospettato, elementi utili alla ricostruzione dei fatti. All'uomo sono stati sequestrati pc e smartphone: sui dispositivi c'erano tracce inequivocabili della violenza sulle due ragazze. Le risultanze investigative hanno appurato che, talvolta, a fare da tramite per gli incontri era la madre delle adolescenti.
A lei aveva, ad esempio, l'indagato aveva inviato un video a sfondo sessuale chiedendole di mostrarlo a una delle figlie. Nei giorni scorsi, la Procura ha chiesto al Gip la custodia in carcere e il giudice l'ha disposta anche in considerazione del pericolo di inquinamento delle prove e di reiterazione del reato.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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