Picchiata, umiliata, violentata con crudeltà inaudita. L'aggressore è arrivato anche a minacciare di morte lei e la figlia di dieci anni. Lei, un'albanese di 43 anni, aveva denunciato il suo compagno, un uomo kosovaro di 30 anni, ma al momento dell'udienza, ha ritrattato. "Lui non ha fatto niente è tutta colpa mia".
L'uomo, dopo le denunce della compagna, era stato condannato a cinque anni e due mesi di reclusione. Nonostante la remissione delle querela, vista la gravità dei fatti, la Procura ha deciso di procedere d'ufficio. Il 30enne ha violentato e picchiato la compagna con cui era andato a convivere in provincia di Treviso dopo la separazione di fatto della donna dal marito.
Una brutalità che ha fatto dire al pubblico ministero Barbara Sabbatini: "Siamo arrivati appena in tempo".Ma in udienza lei, andando contro il parere del suo avvocato, ha deciso di ritirare la querela per le violenze sessuali: "In fondo non è successo nulla. Io lo amo".
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