Per anni ha violentato, picchiato e obbligato la sua convivente a girare filmini a sfondo sessuale, ora la donna ha chiesto aiuto ai carabinieri, ma il suo ex compagno è pronto a vendicarsi usando la loro figlia.
La storia di questa giovane mamma di 25 anni di Rimini è l'ennesimo caso di violenza sulle donne. Per anni ha sopportato una serie di soprusi del suo convivente senza dire niente a nessuno, ma adesso ha detto basta e ha trovato il coraggio per ribellarsi. La storia con questo uomo è iniziata nel 2009. Come lei stessa ha spiegato a Il Resto del Carlino, nei primi mesi lui non era così, anzi. Era premuroso, molto attento ed era desideroso di costruire una famiglia solida con lei.
Solo dopo qualche mese di convivenza, infatti, concepiscono la loro figlia. Dopo la nascita della bimba, però, l'uomo è diventato sempre più aggressivo e prepotente. Era arrivato anche al punto di pretendere che i rapporti sessuali venissero ripresi con una telecamera. La donna lo ha sempre accontentato e non ha mai detto nulla per evitare reazioni violente da parte sua. Poi la svolta 3 anni fa.
La 25enne, sfinita dalle continue vessazzioni, ha preso la sua bimba ed è andata a vivere dai suoi genitori. Pensava che allontanandosi da lui, le cose si sarebbero sistemate: sperava che lui capisse cosa stava perdendo. Ma le cose non sono andate così, la lontananza ha fatto "imbestialire" l'uomo che è diventato ancora più aggressivo nei confronti della donna e della sua famiglia.
Ha iniziato a minacciarla di morte e ha dirle che avrebbe rapito la loro figlia. La donna, terrorizzata da quello che avrebbe potuto fare l'uomo, è tornata a casa ed è tornata a sopportare terribili violenze fisiche. Il convivente della 25enne sapeva di aver in pugno la giovane mamma: aveva i suoi filmini pornografici. Lei, per questo e per timore di mettere nei guai sua figlia, non ha mai dato un taglio netto alla loro storia.
Questa donna era finita in un incubo e da sola non ne sarebbe mai uscita. Come lei stessa ha raccontato a Il Resto del Carlino, lui era un maniaco, ossessionato dal possesso. "Era crudele, aveva la mente cattiva. Io era diventata la sua schiava per paura" - ha confessato la 25enne. Tutto questo è andato avanti fino a giugno, quando la giovane mamma è andata dai carabinieri a raccontare l'orrore che era costretta a sopportare.
I carabinieri, dopo aver interrogato amici e parenti della donna, coordinati dal pubblico ministero, hanno chiesto al giudice la custodia cautelare
della bimba e hanno imposto all'ex convivente il divieto di avvicinamento alla giovane mamma e alla sua famiglia. La tortura sembra essere finita anche se la giovane mamma vive costantemente con la paura.
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