Cronache

Rivolta carceri, arrestati gli agenti: esplode la polemica

L'ira di Matteo Salvini: "Bizzarro arrestare gli agenti, più rispetto per le forze dell'ordine". La reazione del sindacato Sappe: "Sorpresi da misure abnormi"

Rivolta carceri, arrestati gli agenti: esplode la polemica

Sono 52 le misure cautelari emesse dal gip su richiesta della procura di Santa Maria Capua Vetere (Caserta) nei confronti di appartenenti al corpo della polizia penitenziaria. Si tratta di persone che sarebbero state coinvolte negli scontri con i detenuti che avvennero il 6 aprile 2020, in pieno periodo di lockdown, nel carcere di Santa Maria Capua Vetere: la protesta scattò da un centinaio di denuti in seguito alla notizia di una positività al Coronavirus all'interno dell'istituo casertano che tra l'altro aveva comportato lo stop dei colloqui con i parenti. Inoltre una misura interdittiva è stata notificata in mattinata ad Antonio Fullone, il provveditore delle carceri della Campania. Nel mese di giugno dello scorso anno oltre 40 agenti della polizia penitenziaria vennero raggiunti da avvisi di garanzia in quanto indagati per presunti reati di tortura, violenza privata e abuso di autorità ai danni dei carcerati.

"Bizzarro arrestare gli agenti"

Della vicenda si sta interessando Matteo Salvini che - ai microfoni di Rtl 102.5 durante "Non stop news" - è intervenuto sulla notizia delle misure cautelari ai danni di alcuni agenti. "Che a essere arrestati siano i poliziotti che hanno difeso se stessi e il proprio lavoro è bizzarro. Poi si è innocenti fino a prova contraria, però a me piacerebbe che ci fosse più rispetto per il lavoro delle forze dell'ordine", è la posizione del leader della Lega. Anche Edmondo Cirielli, Questore della Camera e deputato campano di Fratelli d'Italia, ha espresso "totale solidarietà agli agenti della polizia penitenziaria della casa circondariale di Santa Maria Capua Vetere (Caserta) e al provveditore delle carceri della Campania Antonio Fullone".

Nel frattempo il ministero della Giustizia "segue con preoccupazione gli sviluppi dell'inchiesta di Santa Maria Capua Vetere, che ha portato a numerose misure cautelari". In una nota del dicastero si legge che il ministro Marta Cartabia e i vertici del Dap (Dipartimento amministrazione penitenziaria) "rinnovano la fiducia nel corpo della polizia penitenziaria, restando in attesa di un pronto accertamento dei gravi fatti contestati".

"Misure abnormi"

Alle parole di Matteo Salvini si aggiungono quelle del Sindacato autonomo polizia penitenziaria (Sappe), che esprime "sorpresa ed amarezza" dopo la notizia circolata. Il segretario generale Donato Capece, prendendo atto dell'iniziativa adottata dai magistrati, ha ribadito il concetto della presunzione di innocenza e dunque ha invitato a evitare illazioni e gogne mediatiche: "A noi sembrano provvedimenti abnormi considerato che dopo un anno di indagini mancano i presupposti per tali provvedimenti, ossia l'inquinamento delle prove, la reiterazione del reato ed il pericolo di fuga".

"Le notizie che provengono da Santa Maria Capua Vetere ci lasciano sgomenti e atterriti", ha dichiarato Gennarino De Fazio.

Il segretario generale della Uilpa polizia penitenziaria ha tenuto a sottolineare la fiducia nutrita nei confronti degli appartenenti al corpo di polizia penitenziaria, "al di là di possibili casi isolati di eccesso o, addirittura di agenti infedeli, che vanno individuati, isolati e perseguiti".

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