Intascava il reddito di cittadinanza ma viveva su un'isola nel Mar dei Caraibi. La "furbetta", una donna bolognese, è stata smascherata nell'ambito di un'operazione condotta dai carabinieri di Bologna volta ad accertare lo stato di reale indigenza dei beneficiari del sussidio. Altre 7 persone sono state denunciate per il conseguimento indebito di erogazioni pubbliche e violazione delle norme sul reddito di cittadinanza. Nella lista dei "furbetti" anche 28 stranieri tra cui un irregolare sul territorio italiano.
Il caso della donna bolognese
Stando a quanto si apprende da Bolognatoday.it, la "furbetta" percepiva regolarmente il reddito di cittadinanza ma viveva su un'isola nel Mar dei Caraibi. Secondo la versione fornita dai militari dell'Arma, la donna è rientrata in Italia solo per disbrigare le pratiche utili all'erogazione del sussidio in suo favore poi, sarebbe ripartita di tutta fretta alla volta dell'arcipelago caraibico. Il magheggio è spiccato nell'ambito delle operazioni di controllo condotte dai carabinieri di Bologna: altre 7 persone sono state denuciate per truffa aggravata ai danni dello Stato. In totale, la somma illegittimamente intascata dai beneficiari del reddito si aggirerebbe attorno a un ammontante complessivo di 33mila euro.
Tra i truffaldini anche un clandestino
Dai controlli eseguiti circa una settimana fa, sono emersi altri casi di truffa ai danni dello Stato. Si tratta di 28 stranieri:22 rumeni residenti a Milano, 2 peruviani residenti a Bologna, 2 marocchini e una nigeriana residenti aMonghidoro, un serbo e un'ucraina residenti a San Lazzaro di Savena. Tra i truffaldini anche una 53enne irregolare sul territorio italiano. Tra i vari reati ascritti, i denunciati dovranno dovranno rispondere di false dichiarazioni per percezione indebita del reddito di cittadinanza.
Cinquanta milioni di euro nelle tasche dei "furbetti"
Nelle ultime due settimane, più di 200 persone sono state denunciate per il conseguimento illecito di erogazioni pubbliche e violazione delle norme sul reddito di cittadinanza. I numeri sono da capogiro in molte altre province italiane.
A Messina i carabinieri del Comando provinciale, con l'ausilio del Nucleo carabinieri Ispettorato del Lavoro, hanno denunciato 102 persone per aver percepito indebitamente il sussidio statale. In totale, circa 50 milioni di euro sono finite nelle tasche dei "furbetti" e circa 13 milioni di euro di contributi richiesti e non ancora riscossi nel 2020.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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