Cronache

"Vivo nel campo rom, ma lavoro da Eataly"

La donna roma: "Volevo essere un esempio per i miei figli"

Un campo rom in una foto d'archivio
Un campo rom in una foto d'archivio

Dal campo rom Candoni, nella periferia romana, a Eataly, il tempio del cibo fondato dal renziano Oscar Farinetti. Mara ha 33 anni e cinque figli. Per averla in sposa il marito ha pagato la famiglia in base alla sua bellezza e alla sua bravura in cucina. Grazie a un progetto realizzato da Arci Solidarietà ha migliorato il livello di conoscenza dell'italiano, ha studiato nozioni igieniche e sanitarie in una Asl e, quindi, ha cercato un lavoro. E l'ha trovato - appunto - da Eataly dove sta svolgendo un tirocinio retribuito. "È stato molto bello imparare - ha raccontato all'Huffington Post - mi sentivo soddisfatta ed ero contenta. Noi abbiamo famiglie numerose, responsabilità come mamme. Però ce l'abbiamo messa tutta. Anche per essere un esempio per i nostri figli. Adesso ci vedono decise".

La storia di Mara e di altre cinque rom è stata raccontata nel libro Sette donne rom, il cui ricavato della vendita servirà a finanziare altri progetti simili. "All’inizio eravamo di più a partecipare, ma molti hanno perso la voglia di combattere, perché devi lottare anche contro i pregiudizi - dice - fuori di qui ci chiamano 'zingari', ci insultano, ci guardano male. Tu resisteresti? A me questa esperienza ha reso più forte.

Sono più forte degli insulti perché so che dobbiamo riuscire a tutti i costi a trovare un ponte tra noi e i gagé (tutti quelli che non sono rom, ndr)".

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