I giudici lo vogliono processare, lui ringrazia per l'inaspettato regalo politico e si prepara al martirio in nome del suo popolo. Già, perché sono tanti gli italiani non solo quelli leghisti che nel nuovo scontro tra magistrati e Salvini non hanno alcun dubbio a schierarsi senza se e senza ma con il secondo, che a Ferragosto si oppose per altro inutilmente allo sbarco ad Agrigento dei 177 immigrati salvati in mare dalla nave Diciotti della Marina italiana. Mesi fa la procura aveva chiesto l'assoluzione del ministro ma ieri il tribunale di Catania ha deciso diversamente e ha chiesto al Senato (Salvini è senatore) l'autorizzazione a processarlo per abuso di potere e privazione della libertà personale. Detto più semplicemente, per sequestro di persona.
È evidente che la scelta di Salvini non fu criminale (tutti gli immigrati furono curati e assistiti a bordo) ma politica, tanto che per divergenze politiche sulla linea della fermezza con una parte dei grillini si rischiò una crisi di governo. Può allora un giudice - che detto per inciso è noto per aver disposto la scarcerazione di scafisti che a suo giudizio sarebbero non aguzzini ma vittime dei trafficanti processare una scelta politica per quanto discutibile? Io penso che no, non potrebbe farlo pena ribaltare i ruoli dei tre poteri dello Stato (legislativo, esecutivo e giudiziario) e annullare le rispettive autonomie stabilite dalla Costituzione.
Ora ci sarà da vedere come voteranno i senatori grillini. Negheranno l'autorizzazione, contraddicendo la storica linea giustizialista (è obbligo difendersi in tribunale e non in Parlamento) oppure coerentemente daranno il via libera ai giudici aprendo una crisi difficilmente reversibile? Lo vedremo, ma certo è che una buona parte dei grillini non vede l'ora di mettere all'angolo il più popolare e ormai scomodo, ingombrante e a volte imbarazzante alleato.
Solo negli ultimi giorni gli hanno fatto ingoiare lo stop alle trivellazioni in mare e, con un gioco di magia, messo in pausa la legge sulla legittima difesa tanto cara ai leghisti. Un attacco su più fronti che, scommetto, non farà che portare altra acqua al mulino di Salvini.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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