Cronache

Yara, una nuova prova: sui vestiti frammenti del furgone

Non solo i fili del sedile: così i pm vogliono inchiodare Bossetti

Yara, una nuova prova: sui vestiti frammenti del furgone

Arriva una nuova prova che potrebbe inchiodare Massimo Giuseppe Bossetti, in carcere da giugno con l'accusa di aver ucciso Yara Gambirasio.

Oltre ai fili del sedile del suo Iveco trovati sui leggings della ragazzina, sugli abiti della 13enne di Brembate di Sopra sarebbero stati trovati dei microframmenti metallici, che sarebbero compatibili con le polveri riscontrate sui sedili del furgone del muratore di Mapello. Il nuovo indizio è stato rivelato in esclusiva alla trasmissione di Rete4 Quarto Grado.

Oggi intanto i legali di Bossetti hanno presentato al Tribunale del riesame di Brescia la nuova istanza di scarcerazione per il carpentiere. L’avvocato Claudio Salvagni ha spiegato di puntare "sulla mancanza delle risposte del gip sul dna: la prova regina del dna non dice nulla e non vale. E un granchio è stato preso anche sulle perizia informatica.

Non c’è materiale pedopornografico nel computer di Bossetti e non c’è nemmeno una navigazione su siti pedopornografici".

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