"Zitta, stai spargendo ovunque il virus", donna con mascherina aggredita con lo spray urticante

Una donna è stata aggredita in stazione a Padova con lo spray urticante per aver parlato con la sua amica a bordo del treno: entrambe indossavano la mascherina

"Zitta, stai spargendo ovunque il virus", donna con mascherina aggredita con lo spray urticante

L'emergenza coronavirus in Italia esiste ed è tangibile ma per alcune persone si è trasformata quasi in una psicosi. La situazione epidemiologica del Paese è in costante miglioramento, il che fa ben sperare per le prossime settimane, anche se le misure di contenimento ci accompagneranno ancora a lungo. Mascherine e distanziamento sociale sono tra le armi più efficaci per combattere la diffusione del contagio e gli italiani, in questo, stanno dimostrando di essere particolarmente attenti. Non mancano, però, gli eccessi in un senso o nell'altro. Così come c'è chi nega che sia in corso un'epidemia a livello mondiale e si rifiuta di indossare la mascherina c'è anche chi esagera nell'altro senso, arrivando ad aggredire una persona solo perché scambiava qualche parola con un'amica a bordo di un treno, con tanto di mascherina sul volto. È successo in Veneto, sul treno regionale da Rovigo a Padova, come racconta Il Gazzettino.

La protagonista della vicenda è una quarantenne che alle 9.30 si trovava a bordo del convoglio dove una donna di origine nigeriana, con mascherina, chiacchierava con un'amica, anch'essa con mascherina. Le due donne si trovavano sedute in uno dei salottini del vagone, che normalmente può ospitare fino a quattro persone ma che, in quell'occasione, accoglieva solo loro per le misure contro il coronavirus. La quarantenne, invece, sedeva una fila più avanti. Non appena le due hanno iniziato a parlare, la donna ha immediatamente chiesto loro di smettere ma, non avendo ottenuto il risultato sperato, ha deciso di spalancare il finestrino del treno della sua postazione per agevolare il ricambio dell'aria.

Alla richiesta di una delle due amiche di chiudere il finestrino, perché il vento le colpiva e dava fastidio, la donna non è arretrata di un passo, dichiarando che in quel modo il coronavirus che le due amiche stavano "spargendo ovunque" si sarebbe dissipato. In quel momento è nata la discussione: le due donne hanno cercato di spiegare che il loro comportamento era in linea con le norme contro il coronavirus, dato che rispettavano sia il distanziamento sia l'indicazione di indossare la mascherina. La discussione è proseguita per tutto il viaggio fino a Padova, quando le tre sono scese. La donna ha continuato a urlare contro le due amiche tra lo sbigottimento dei pendolari finché non ha estratto dalla sua borsa lo spray urticante, spruzzandolo sul volto di una delle due.

A quel punto è stato immediato l'intervento degli uomini della Polfer, che sono accorsi in banchina per soccorrere la donna e portare nei loro uffici l'aggereditrice. Per la vittima, accompagnata al pronto soccorso, fortunatamente nessuna lesione ma solo due giorni di prognosi.

Inevitabile da parte sua la querela per aggressione contro la donna, denunciata per violazione delle norme sul possesso delle armi. Lo spray al peperoncino, infatti, benché non sia illegale, può essere utilizzato solo in caso di difesa e non per aggredire.

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