da Bormio
Il venditore di miele guarda le api che si librano nel vento di questa valle, indica quelle che faranno meglio, proprio come succederà da oggi ad allenatori come Repesa, guida della Croazia, Tanjevic, druido che vuol fare grande la Turchia, Moka Slavnic il piccolo ribelle che pilota la Serbia, il nostro Carlo Recalcati. Sono tutti diretti verso l'europeo spagnolo, ma da questa sera si sfidano nel trofeo Gianatti, organizzato qui con lo spirito di sempre, facendo lavorare in armonia gente che, in altri campi, magari si guarderebbe in cagnesco. Italia e Turchia nello stesso albergo. Serbi a croati a spasso per Bormio e al lavoro in palestra. Sembra niente, ma è moltissimo. Restiamo però al trofeo Gianatti, alla seconda delle partite che l'Italia giocherà prima di andare ad Alicante, stasera ostacolo Austria, diretta su RaiSportSat come tutto il torneo che finirà sabato e che domani ci oppone alla Croazia. L'esordio amichevole, ma con intensità da partita vera, è avvenuto domenica battendo la Turchia che non ha schierato i suoi uomini Nba. Tensione al massimo come sempre quando si va a fare un esame davanti a Tanjevic, vittoria senza angosce (77-59) anche lasciando a sedere Bulleri, Galanda, Di Bella e il Mason Rocca che domani andrà a Roma per una visita al ginocchio e che potrebbe anche lasciare il gruppo scoperto per le battaglie sotto canestro. Dolorosa decisione, ma se non potrà allenarsi inutile insistere. Questi sono giorni di scelte, dei 16 in raduno 4 dovranno restare a casa. Recalcati li ha messi in campo subito, i suoi giocatori Nba. Il Bargnani che deve ridecodificare il gioco con le regole Fiba dopo la stagione splendida con Toronto, il Belinelli che, con la carica che lo ha portato ai Golden State Warriors, ha cominciato il suo vero lavoro in una nazionale dove vuole essere protagonista. Purtroppo il primo impatto - bene Beli, 16 punti, invisibile il Mago - ha portato qualche piccolo acciacco che ieri ha consigliato verifiche in ospedale per il pollice di Bargnani e per l'alluce di Belinelli. Non sembrano cose serie, così come speriamo non siano troppo fastidiose la contrattura di Soragna e la distorsione alla caviglia di Daniel Hackett che guida la carica dei ventenni perché contro la Turchia lui e Crosariol hanno fatto sapere che prima di mandarli a casa si dovrà ragionare bene. Il figlio del grande Rudy, nato a Pesaro, ora all'università angelina dell'Usc, sa pilotare bene una squadra. Il figlio dell'azzurra Battistella, dopo il finale di stagione in crescendo sta facendo cose bellissime anche qui e mette sotto pressione il veterano Marconato, che adesso potrebbe rischiare, a meno che l'infortunio di Rocca non risolva i problemi per il ruolo di centro.
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