Cominciare lo spettacolo fissando la platea, in silenzio e restando immobili, a lungo. Cè chi non si stupisce e aspetta disincantato di vedere come questinizio si svilupperà, e cè chi, divertito e un po nervoso, emette delle risatine dimpazienza. Da qui nasce e cresce una performance di scene, di azioni simboliche e attraenti, di gesti significativi ma di cui non sempre si può indovinare il senso. E «Lottavo giorno», lo spettacolo di Ambra Senatore e Antonio Tagliarini in scena fino a domani al Crt Teatro dellArte (ore 20.45, viale Alemagna 6, 02-881298, www.crt.it): «Noi lavoriamo sullatto stesso del creare - dice la Senatore - inizialmente non avevamo un tema. Partivamo dallistinto, che poi cercavamo di dominare criticamente». Questo significa depurare il segno, spogliarlo persino quasi da ogni valore simbolico: cosa rimane nel gesto, se non racchiude alcun senso preciso? Il gesto stesso, e quindi latto del creare: che diventa il materiale primo del lavoro. Da cui il passo è breve: il richiamo ad Adamo e Eva è immediato, la purezza e la nascita, la nascita della vera creazione artistica. LOttavo Giorno. «Conoscevamo il nostro reciproco lavoro e ci piaceva, anche se non ci eravamo mai incontrati di persona. Poi qualcuno ha notato che il nostro modo dintendere la danza era accomunabile. Ci siamo conosciuti e abbiamo confermato la cosa».
Ambra Senatore spiega così la nascita di un sodalizio artistico che già dallanno scorso porta i due performer, artisti e allo stesso tempo anche teorici della danza, a lavorare insieme.E a creare uno spettacolo in cui larmonia dei corpi cerca sempre un rapporto con lesterno, vuole sfondare la quarta parete e trovare un contatto col pubblico: lironia è larma, e tutto è possibile.
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