Sarebbe come se Rivera citasse a giudizio il Milan. O Mazzola l'Inter o Maradona il Napoli. Nemmeno mi sorprenderei del tutto, certe cose possono anche accadere laddove il soldo ha peso maggiore del pallone. Così succede in Olanda paese della libertà massima e pure dell'anarchia, dunque Johann Cruyff, la leggenda, il Profeta del gol, ha portato in tribunale la sua società madre, l'Ajax. E per colpa di un altro olandese, quel simpaticone di Louis Van Gaal. Il quale è stato nominato, da quattro membri del board del club di Amsterdam, nuovo responsabile del settore giovanile, senza che il Profeta di cui sopra venisse consultato.
Lo sgarbo non è stato affatto digerito dal supervisore della società, appunto Johann Cruyff il quale, appoggiato dagli altri membri del consiglio direttivo, fra questi Stam, Jonk, Bergkamp, passati a Milano, tra Milan e Inter, si è presentato davanti alla corte di giustizia di Amsterdam per denunciare il club. «Sono tutti impazziti», ha dichiarato contro la decisione di consegnare le "promesse" del football olandese al trio Van Gaal, Sturkenboom, Blind. Non si fidano di Van Gaal, sanno che il tipo vive di rendita, il suo football non convince, anzi intossica, è nemico di tutti, amico di pochi.
Cruyff è stato, nel frattempo, sospeso dal ruolo di consigliere, ma la vicenda sta assumendo contorni clamorosi. Cruyff e l'Ajax rappresentano una storia quasi unica, una fetta grande del football europeo e mondiale. Per nove anni, dal Sessantaquattro al Settantatre, il numero 14 più famoso di tutti gli stadi ha portato l'Ajax alla fama internazionale, segnando 251 gol in 319 partite, vincendo otto volte il campionato, cinque la coppa nazionale, conquistando tre coppe dei Campioni, una coppa Uefa, una coppa Intercontinentale, tre Palloni d'oro.
L'Ajax ha cancellato il proprio passato, così come, in verità, aveva fatto Cruyff emigrando a Barcellona, non soltanto da calciatore e allenatore, prima di un altro tradimento. Proprio nel club blaugrana è nato il dissidio tra i due, Van Gaal e Cruyff, esploso dopo alcune dichiarazioni del tecnico e dalle opinioni critiche espresse in televisione e sui giornali dal campione, una lite condominiale tra due olandesi differenti che ha trovato, nelle ultime ore, la goccia di cianuro di Josè Mourinho, al tempo assistente di Van Gaal al Camp Nou: «Van Gaal da allenatore vale 10, da uomo 11». Qualsiasi riferimento a Cruyff, che ha spesso criticato il gioco dell'Inter prima e del Real Madrid ora, è puramente voluto.
L'Ajax comunque non cambia decisione, Van Gaal sarà il responsabile dei giovani lancieri, Cruyff si accomodi altrove come seppe fare, con perfidia, quando abbandonò Amsterdam per andare a vincere a Rotterdam con il Feyenoord per poi vincere il superenalotto di Barcellona. Ormai il calcio si gioca in tribunale, un giudice prende il posto dell'arbitro, la bandiera è ammainata, il passato e la storia non contano. Il quattordici è un numero qualunque.
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