Cuba, sulle spiagge arriva il paninaro privato

Un altro passo verso la cancellazione dei divieti che impedivano la imprenditoria privata nell'isola della Revoluciòn

Una spiaggia vicina all'Avana potrà avere dal prossimo mese di luglio chioschi privati che venderanno cibo e bevande, e persino un piccolo parco di divertimenti non organizzato per la prima volta dallo stato. Lo annuncia il settimanale cubano «Trabajadores» affermando che quanto autorizzato sulla spiaggia di Guanabo resterà nella storia come la prima reale apertura del regime comunista al settore privato, proclamata ufficialmente nell'ottobre scorso.
Sulla spiaggia, a 20 chilometri dalla capitale, si stanno preparando cinque aree per i lavoratori «non statali» che si occuperanno del vitto dei bagnanti nei mesi affollati dell'estate, luglio e agosto. «A Guanabo saranno localizzati produttori e venditori di alimenti, e quelli che si occuperanno dei bagni pubblici, due delle figure che si inquadrano nelle 178 attività private autorizzate dal ministero del lavoro e della sicurezza sociale di Cuba dall'ottobre 2010», continua la rivista. Si calcola che i lavoratori autorizzati dal governo ad attuare come privati superino adesso i 300mila.
Il settimanale ha aggiunto che molti «privati» si sono associati per realizzare nella località balneare un piccolo parco di divertimenti.

Finora era tipico nelle spiagge cubane l'intervento di ispettori che multavano i venditori ambulanti senza licenza: «Guanabo è adesso il fiore all'occhiello dell'organizzazione di privati sull'isola, che avranno sempre più forza di lavoro non statale nel Paese».

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