FerraraÈ caccia ai possibili contagiati, a tutte le persone che dal 5 febbraio possano essere entrate in contatto con una ragazza di vent'anni finita in coma (farmacologico) per una meningite iperacuta, da meningococco. Lei, 20 anni, è ricoverata nella terapia intensiva dell'ospedale Sant'Anna di Ferrara, in prognosi riservata. Saranno necessarie altre 24 ore per scioglierla, le condizioni si sono stabilizzate, ha sempre problemi respiratori e un edema cerebrale.
È bionda, carina, lavora in un negozio di parrucchiere e nel tempo libero in discoteca. Balla sui cubi, con gli amici, al Pomodoro di via Padova, non è una dipendente. Lì due sabati fa c'erano 1.500 persone. L'Usl ormai ha contattato tutti: per mail, sms, telefono. E anche le centinaia di persone entrate a farsi sistemare i capelli da lei. È psicosi, nella città estense, attorno a questo caso.
La giovane ha avvertito i primi disturbi venerdì mattina: febbre alta, forte mal di testa, stato confusionale. Sintomi confondibili con quelli dell'australiana, l'influenza di quest'anno. In poche ore le condizioni si sono notevolmente aggravate, è stata portata al pronto soccorso, a mezzanotte di venerdì, e poi trasferita al reparto di malattie infettive.
«Abbiamo svolto con molta rapidità le analisi - spiega il primario Florio Ghinelli -, era meningococco, con progressione molto violenta. È scattato il protocollo, i colleghi della sanità pubblica si sono attivati subito per la profilassi».
La malattia è contagiosa, con «finestra infettiva» di dieci giorni. È così che l'Usl è andata a ritroso, a cercare chi sia entrato in contatto con la sfortunata ventenne nei giorni precedenti. «In quarant'anni di lavoro - sottolinea il primario - non ho mai visto un'epidemia di meningite, speriamo che questo caso rimanga isolato. Il rischio riguarda chi ha avuto contatti diretti e stretti con la ragazza, magari all'interno di una stanza, non per interposta persona».
Per primi sono stati sottoposti a profilassi i familiari della giovane emiliana. In tanti si sono rivolti direttamente alle farmacie e alla guardia medica: telefonate al 118, al pronto soccorso, il tam tam di molte persone seccate, soprattutto. Tutti in fila, a prendere le pastiglie giuste per evitare qualsiasi rischio.
«Un lavoro dettagliato e corposo - scrive il Dipartimento di sanità pubblica dell'Usl -, messo in atto dai medici grazie anche alla collaborazione delle persone che lavorano con la ragazza ammalata, delle guardie mediche e delle forze dell'ordine. La meningite è certamente meningococcica, ancora il laboratorio analisi del Sant'Anna non è stato in grado di identificarne il ceppo».
La discoteca Pomodoro è l'unica del centro di Ferrara, frequentata soprattutto dai ragazzini che non hanno ancora la patente. Per informazioni si può contattare il Dipartimento di Sanità Pubblica ai numeri 0532-235272 o 235294.
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