Tequila Day: l’agave incontra la miscelazione d’autore

Il 24 luglio è il giorno dedicato allo spirit messicano per eccellenza, sempre più apprezzato anche nella mixology. In sei locali italiani (a Milano, Roma, Versilia, Napoli e Crotone) Italia selezionati da Fever-Tree, marchio inglese di mixer premium altrettanti drink signature per esaltare il dialogo tra la parte alcolica e quella analcolica

Tequila Day: l’agave incontra la miscelazione d’autore
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Il 24 luglio è il Tequila Day. Una ricorrenza nata negli Stati Uniti per celebrare lo spirit messicano per antonomasia, oggi sempre più al centro dell’interesse del mondo del bar. In Italia l’occasione sarà marcata da un’iniziativa che coinvolge una manciata di locali selezionati da Fever-Tree, marchio inglese di mixer premium che da anni lavora sull’abbinamento tra distillati e toniche, soda e ginger beer.

L’operazione riguarda sei indirizzi distribuiti lungo la penisola: a Milano, Terrazza Duomo21 e Officina Milano; poi Beach Club in Versilia, La Punta a Roma, Anima Beach Club a Crotone e il Collettivo Core negli spazi del Museo Madre di Napoli. Ognuno proporrà per la giornata del 24 luglio un drink a base tequila e mixer Fever-Tree, studiato per esaltare l’interazione tra spirito e parte analcolica.

Alla Terrazza Duomo 21 si servirà il Blue World, dove alla tequila aromatizzata con alga spirulina si affiancano tonic water, lime, maraschino e soluzione salina. Officina Milano punta invece su Sandia En Vacaciones, cocktail a base di tequila Patrón Silver, anguria e Fever-Tree Pink Grapefruit Soda, con l’aggiunta del Paragon Timur Berry. A Roma, La Punta firma Flores, un mix tra Herradura Reposado, passion fruit, Agavesito e Elderflower Tonic Water. Varianti locali, ma obiettivo comune: raccontare un distillato che ha smesso da tempo di essere sinonimo di shot e limone per diventare ingrediente versatile nella miscelazione di ricerca.

Fever-Tree accompagna l’iniziativa come partner tecnico e promotore. Fondata nel 2005 da Charles Rolls e Tim Warrillow, l’azienda si è distinta fin dall’inizio per una gamma di mixer privi di additivi e realizzati con ingredienti naturali. La tonica di punta viene prodotta con chinino raccolto tra il Ruanda e il Congo e aromatizzata con botaniche selezionate, tra cui estratti di calendula e arancia amara del Messico.

L’elevata effervescenza e la struttura delle bollicine sono pensate per sostenere l’aromaticità dei distillati, trattenere i profumi delle botaniche e completare la parte alcolica senza sovrastarla. Un approccio tecnico, ma non accademico, che negli anni ha portato Fever-Tree a collaborare con bartender e locali alla ricerca di soluzioni su misura per drink contemporanei.

Dietro l’iniziativa del Tequila Day non c’è un concorso, né una classifica. Solo la volontà di proporre combinazioni nuove e valorizzare la tequila in contesti diversi da quelli a cui era stata storicamente confinata.

Per il pubblico, un’occasione per assaggiare drink fuori carta e misurare da vicino la distanza che separa la mixology di oggi da quella di pochi anni fa. Senza troppe parole d’ordine e con un’idea abbastanza semplice: bere bene, senza girarci troppo intorno.

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