Il volo della "Divina" Klaynn e la birra Baladin barley wine

Un Barley wine color tonaca di frate, privo di schiuma e gassatura che riporta alla mente la robustezza di vini come il Porto, il Madeira, ma anche di un bel Marsala, arso dal sole della Sicilia

Teo Musso, fondatore e CEO del Birrificio Agricolo Baladin
Teo Musso, fondatore e CEO del Birrificio Agricolo Baladin
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Una chicchissima domenica sulla terrazza della Palazzina del Peso all’Ippodromo Snai di San Siro, può essere un’ottima occasione per sbalordirsi di fronte alla pagina di leggenda del trotto scritta da Klaynn, ma anche per scoprire la «Xyauyù» 2019 Riserva Teo Musso. Cominciamo dalla femmina baio e dal suo volo sul traguardo delle Oaks d’Italia, supportate da Tattersalls, la casa d’aste di cavalli purosangue più antica al mondo, perché nell’attesissima sfida internazionale di Gruppo 2 riservata alle migliori cavalle di 3 anni purosangue sui 2.100 metri, la Divina con in sella Cristian Ddemuro ha letteralmente abbandonato sulla pista tutte le rivali, raccontando già molto del suo grande futuro dopo l’approdo ai colori della blasonata scuderia giapponese di Teruya Yoshida.

Una vera gioia, resa ancor più piena da un bicchiere (appositamente disegnato) di «Birra Nazionale» griffata Baladin, magari seguita da una «Isaac», artigianale blanche che rivela subito la sue note agrumate e una delicata speziatura. Ma il vero stupore, mentre si disquisisce di quella meraviglia di Klaynn, arriva quando qualcuno apre un graficamente meraviglioso tubo ed estrae la bottiglia di «Xyauyù», riduttivamente definita una «birra da divano ». In realtà perfetta anche all’ippodromo con le sue note calde e alcoliche e gli aromi pieni e avvolgenti di caramello, fico secco sotto spirito e un intrigante nota di umami. Un Barley wine color tonaca di frate, privo di schiuma e gassatura che riporta alla mente la robustezza di vini come il Porto, il Madeira, ma anche di un bel Marsala, arso dal sole della Sicilia. E nasce da un’idea di Teo Musso (nella foto): trasformare un tipico difetto delle birre - l’ossidazione - in un loro punto di forza. È così che dopo prove e sperimentazioni, nasce « Xyauyù» con il nome creato dalla fantasia di Wayan, la secondogenita di Musso che all’epoca aveva tre anni e una figlia immaginaria di nome Xyauyù.

Nel suo campo lo stesso piglio da fuoriclasse di Klaynn e la dimostrazione che quando sono fatte con sapienza e spirito innovativo, le birre artigianali hanno il loro bel significato. Magari nascendo a Piozzo, piccolo ma a questo punto importante paese nelle Langhe. «Perché la Birra è Terra!», recita il motto della casa. Un’alchimia. E allora, si brindi.

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