"Un errore": le scuse radical chic dopo il cortocircuito Marvel
21 Maggio 2021 - 17:26Il presidente dei Marvel Studios si scusa per il casting di Doctor Strange: il film è stato accusato di whitewashing per la parte dell'Antico, personaggio tibetano interpretato dall'attrice bianca Tilda Swinton
Nel tuo film decidi di scegliere un'attrice per interpretare un personaggio maschile per accontentare le femministe e strizzare l'occhiolino al politically correct? No, non va bene, perché l'uomo che hai sostituito non è un malvagio bianco caucasico, radice di tutti i mali del pianeta e della galassia, ma è un asiatico e quindi hai discriminato - scegliendo una donna - un'intera etnia. Ragionamento contorto? Affatto, perché con buona pace di chi afferma che il politicamente corretto non esisiste ed è un'invenzione della destra cattiva e reazionaria - vedasi Michela Murgia - parliamo di un cortocircuito a cui è andata incontro la Marvel. Da tempo la Marvel Studios - acquisita dal 2009 dalla Walt Disney - ha sposato l'ideologia del politicamente corretto per i suoi film, andando incontro alle istanze dei liberal e della identity politics.
La Marvel nella tela del politicamente corretto
Parliamo, nello specifico, delle dichiarazioni del presidente dei Marvel Studios, Kevin Feige, il quale, parlando a Men's Health, ha spiegato di aver commesso un errore nel scegliere l'attrice Tilda Swinton per vestire i panni dell'Antico nel film del 2016 Doctor Strange: per la parte del mistico che diventa mentore di Strange, la Marvel Studios aveva inizialmente pensato a un uomo dato che il personaggio è generalmente rappresentato come un uomo tibetano. Tuttavia, Feige pensò che scegliendo una donna si sarebbe più facilmente adeguato ai dogmi del gender e del politicamente corretto: Feige affermò infatti che Swinton stava facendo un "lavoro incredibile nell'essere quasi ambigua in termini di genere". Questo, tuttavia, non ha messo al riparo Feige i Marvel Studios dall'accusa di whitewashing, ossia la pratica di scegliere un attore bianco per interpretare un personaggio di un'altra etnia e renderlo così più appettibile per il grande pubblico, dal momento che Tilda Swinton, oltre che essere una grandissima attrice - ciò che dovrebbe contare, davvero - ha il difetto imperdonabile di essere bianchissima.
Le accuse di whitewashing e le scuse
E così, a cinque anni di distanza, il presidente dei Marvel Studios, come riportato dall'agenzia Adnkronos, ha deciso di tornare sui suoi passo. "Tilda Swinton per Doctor Strange è stato un errore", ha spiegato. "Pensavamo di essere intelligenti e all'avanguardia", ha rimarcato Feige, che si era detto: "Non faremo il cliché dell'uomo asiatico vecchio, saggio e avvizzito. Ma è stato un campanello d'allarme per dire: 'Bene, aspetta un attimo, c'è un altro modo per capirlo? C'è un altro modo per non cadere nel cliché e scegliere un attore asiatico?' E la risposta, ovviamente, è sì". Follia. Dunque, per evitare di far arrabbiare i nuovi puritani e moralisti del politically correct, che cosa bisognerebbe fare? Scegliere sempre attrici nere, magari lesbiche? A forza di evitare ossessivamente i cliché e gli stereotipi, si finisce inevitabilmente per fare film stereotipati. E a farne le spese è sempre l'arte e il cinema, quello vero, che di certi dogmi dovrebbe infischiarsene, nel nome della libertà artistica.
Ma nel caso di Marvel/Wal Disney, purtroppo, le logiche sembrano essere altre.