Cultura e Spettacoli

L'ascensore e la lite di condominio di Fiorello

Un ascensore da installare nella storica dimora di Palazzo Bernardo a Venezia divide il vicinato del noto showman

L'ascensore e la lite di condominio di Fiorello

In attesa del festival di Sanremo, dove resta aperto il giallo in merito alla partecipazione, Fiorello è alle prese con le classiche liti di condominio, problema che risparmia ben pochi italiani. La causa della controversia è un ascensore da installare in un palazzo quattrocentesco, sito sul Canal Grande a Venezia.

Una signora in carrozzina, che vive al secondo piano dell’edificio, chiede una piattaforma elevatrice nel cortile interno per renderle più semplice la quotidianità, ma il progetto, illustrato dall’architetto Stefano Zorzi e teso a non intaccare la bellezza dello stabile, trattandosi di una dimora storica, divide il vicinato del noto showman. Non bastano le rassicurazioni dell’azienda artigiana che ha lavorato al Fondaco dei Tedeschi e ora impegnata alle Procuratie a San Marco a rassicurare i condomini.

In modo particolare, sarebbe scoppiata una lite tra i proprietari di due alloggi turistici, il comico originario di Catania, favorevole ai lavori di adeguamento e l’ex modella Gaby Wagner, ora designer e fotografa che insieme al marito avvocato Jean Marie De Gueldre, sarebbero pronti ad adire alle vie legali. “Avremo – dichiara la coppia al quotidiano La Nazione – le due corsie tra le finestre della camera da letto. E al di là dell’inopportunità di intervenire in un contesto tutelato e da tutelare, avremmo non poco disturbo con il saliscendi”.

Al contrario, Fiorello, sicuramente interessato alle sorti della diversamente abile, considerando la nota sensibilità sul tema, guarderebbe con attenzione ai lavori anche per ragioni economiche. Il noto conduttore televisivo, infatti, possiede un appartamento al terzo piano che vorrebbe dividere in due unità: la prima da tenere per sé e l’altra da vendere. Con l’ascensore, la proprietà aumenterebbe di valore e avrebbe mercato agevolato.

Il vero problema, però, resta la salvaguardia di Palazzo Bernardo, un gioiello sia dal punto di vista architettonico che storico, considerando che in quella location hanno vissuto le loro avventure sentimentali protagonisti del Rinascimento come il duca di Milano Francesco Sforza e la moglie Bianca Visconti.

La questione, pertanto, non lascia indifferenti neanche le istituzioni. L’assessore del Comune Massimiliano De Martin, pur non prendendo le parti di nessuno, sostiene al Corriere del Veneto come “vivere a Venezia comporta non poche difficoltà”. L’esponente dell’esecutivo guidato dal sindaco Luigi Brugnaro, comunque, passa la palla avvelenata alla Soprintendenza, che ha il compito di vigilare affinché si raggiungano “standard abitativi di qualità, non invasivi e inclusivi, garantendo che gli immobili siano tutelati”.

La vicenda, intanto, fa discutere la comunità, considerando la notorietà di Fiorello, la tutela delle ragioni di una diversamente abile e soprattutto il sempre più attuale confronto tra puristi e innovatori. C’è chi, infatti, vorrebbe mantenere intatti gli edifici storici della città per conservarne il valore e chi al contrario li vorrebbe più moderni, smart e senza barriere, andando incontro alle esigenze dei nuovi acquirenti.

Sebbene le difficoltà del periodo, Venezia è ancora tra le mete più gettonate per chi può permettersi una casa da sogno.

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