Cultura e Spettacoli

"Senza età". Dai 'boomers' agli 'zers', l'importante è… collaborare

Diego Martone ha analizzato le differenze e le similitudini di cinque generazioni attraverso dati analitici di prima mano

"Senza età". Dai 'boomers' agli 'zers', l'importante è… collaborare

Si sente spesso parlare di "generazioni" come se fossero degli insiemi disuniti di persone, accorpate in base all'anno di nascita. In parte è vero ma è sbagliato considerarli come corpi disuniti e non comunicanti perché, come spiega Diego Martone, presidente e fondatore di Demia, nel suo libro "Senza età", in realtà ogni generazione ha una connessione con le altre. "Come i cinque cerchi delle Olimpiadi", si legge nella quarta di copertina del volume. Una similitudine che dà precisamente l'idea di quello che Martone vuole che emerga dal suo libro.

Diego Martone è uno dei massimi esperti italiani di indagini demoscopiche e ha riversato in questo libro la sua conoscenza in materia, realizzando un volume che va ad analizzare con dati di prima mano le caratteristiche delle generazioni che ora convivono nel nostro Paese. In questo saggio edito da Egea, Martone va a fondo nella questione e si interroga su quale sia la percezione di ogni generazione su quelle che l'hanno preceduta. Il risultato è una fotografia accurata di Silent Generation, Baby Boomers, Generazione X, Millennials e Generazione Z, dei quali l'autore indaga peculiarità, differenze (in termini non solo socio-economici ma anche valoriali) e soprattutto opinioni e relazioni
reciproche.

In questo libro si trova un vero e proprio viaggio nel mondo proprio di ogni generazione, in cui si vanno a individuare similitudini e distanze ma anche i terreni culturali sui quali ogni generazione può collaborare con le altre. L'analisi fatta da Diego Martone è straordinariamente complessa nella sua apparente semplicità, perché viviamo in una società in cui le 5 generazioni si trovano a confrontarsi continuamente su più ambiti e livelli.

"Se gli sforzi di tutti si concentrano sullo sviluppo di rapporti armonici di mutuo aiuto e di massima apertura, dove si stigmatizzano e abbattono le barriere e si mira a migliorare le capacità di scambio reciproco in un’ottica di coesistenza e crescita, il corpus generazionale diviene il terreno su cui si può creare unione e non divisione", ha spiegato l'autore del volume.

Diego Martone poi conclude: "È chiaro che – considerando gli interessi in gioco, spesso contrastanti –questa visione rappresenta un indirizzo di difficile realizzazione, ma è la strada maestra per tentare almeno di avvicinare, se non conciliare, le generazioni".

Senza età

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