"Amici" boom, De Filippi riparte da Zero

L'ultima puntata supera il 34 per cento di share. La presentatrice: "Con Renato due o tre eventi in prima serata"

"Amici" boom, De Filippi riparte da Zero

da Roma

Missione compiuta. Amici ha terminato la sua quattordicesima edizione con un record di ascolti nudo e crudo: 34,2 per cento di share e 6.536.000 telespettatori, picco del 53 per cento durante la proclamazione del vincitore Stash & The Kolors, 1.372.000 voti ricevuti durante la finale, oltre un milione di tweet poi a loro volta ritwittati a chissà quanti altri milioni di twittaroli. Sono i numeri di una corazzata della televisione che difatti il direttore di Canale 5, Giancarlo Scheri, definisce «di gran lunga il più bel talent italiano» e Pier Silvio Berlusconi ringrazia per aver «regalato al nostro pubblico una stagione fantastica». Ma ciò che colpisce di Maria De Filippi, che a differenza di quasi tutti lavora per «sottrazione» ed è ormai arrivata a un tipo di conduzione talmente cristallino ed essenziale da risultare unico, è la visione d'insieme. Anche l'altra sera, dopo quattro ore di diretta, nella sala Relax degli studi di Amici sulla Tiburtina, con poche risposte ha tracciato il quadro della situazione dei prossimi mesi. Con lucidità. E senza polemiche.

RIPARTO DA ZERO. «Oltre ad Amici , i cui casting ripartono subito, C'è posta per te e Tu sì que vales , ho in mente un progetto nuovo che andrà in onda il sabato sera, due o tre eventi nei quali sarà coinvolto anche Renato Zero. Non è un format, lo dobbiamo ancora studiare ma sarà pensato in modo onirico e mi fa un po' paura perché lui è onirico, io un po' meno». Sarà, insomma, una delle sfide della tv generalista prossima ventura.

IL FESTIVAL PROSSIMO. «Spero che Stash & the Kolors non vadano al prossimo Festival», spiega la De Filippi con una motivazione sensatissima: «Lui canta in inglese e, proprio come Elisa, prima dovrebbe cercare di sfondare sul mercato internazionale e poi, solo poi, magari andare al Festival cantando in italiano». E non è una previsione un tanto al chilo: Stash, che parla un inglese nettamente superiore al 90% degli altri cantanti italiani, è un polistrumentista con solide basi musicali e gusti decisamente anglosassoni. Se qualche giovane esordiente ce la può fare, lui è uno di quelli.

IL SANREMO DEI PREGIUDIZI. Però c'è un però. «Oltretutto mi piacerebbe che Stash - spiega De Filippi - evitasse le forche caudine che subirebbe all'Ariston come tutti quelli che escono da un talent show. Per carità, non mi riferisco a Rai o a direttori artistici del Festival, sempre assai professionali, ma con chi vive di pregiudizi». Ossia: «Se un vincitore di Amici vince il Festival, il merito è del televoto, come se fosse un'offesa. Ma, se proprio andiamo a vedere il meccanismo di consacrazione del vincitore del Festival, mi viene da dire che la giuria di qualità non sia la risposta migliore, visto che poi magari ogni giurato potrebbe essere ricondotto a un interesse particolare». Quindi: «Non ce l'ho con Sanremo ma per un po' di anni magari non andiamoci...». In fondo, ci sono artisti che, come Emma, «quotidianamente devono combattere questa ottusità»... In ogni caso, per farla breve, Maria De Filippi non ha mai chiesto di presentarlo né «me l'hanno mai chiesto. Se devo dirla tutta, non credo nemmeno sia il mio palco, non sono fatta per gli eventi istituzionali tant'è che, per le convention, Mediaset chiama sempre Gerry Scotti».

IL FUTURO (COLORATO) DI STASH.

Il vincitore di Amici 2015 canterà con i The Kolors all'Auditorium Parco della Musica di Roma il 10 luglio, poi agli Mtv Awards di Firenze e il 15 luglio a Milano: «Dedico la vittoria ai miei genitori: hanno rinunciato a comprarsi i vestiti per darmi i soldi per andare a Londra a imparare musica e inglese». Sembrerà (ormai) strano ma, se unita ai sacrifici, la passione spesso germoglia così.

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