Cultura e Spettacoli

"Così i figli di Allah hanno dichiarato guerra all'Occidente"

"Abbiamo paura di avere coraggio". Il racconto della Fallaci sull'islam e sulle radici dell'odio verso i musulmani

"Così i figli di Allah hanno dichiarato guerra all'Occidente"

"Abbiamo paura di non essere sufficientemente allineati, obbedienti, servili, e venire scomunicati attraverso l’esilio morale con cui le democrazie deboli e pigre ricattano il cittadino. Paura di essere liberi, insomma. Di prendere rischi, di avere coraggio". Oriana Fallaci spiegava così, nel 2005, la sua decisione raccontare il suo "diritto all’odio". Riflessioni che scatenarono la polemica e fecero discutere, come sempre del resto quando la grande giornalista toscana prendeva posizione. Ma anche ragionamenti drammaticamente attuali, oggi, con lo Stato islamico che semina il terrore, rapisce, ammazza e fa saltare con la dinamite i simboli più antichi della cultura occidentale, così come allora Osama Bin Laden orchestrava l'attacco alle Torri Gemelle.

Edito da Rizzoli, arriva ora in libreria (dal 3 settembre) Le radici dell’odio - la mia verità sull’islam, una raccolta di articoli sul tema, con numerosi brani inediti in cui l’autrice di La rabbia e l’orgoglio, Insciallah, La Forza della ragione affronta il conflitto con l'islam senza mezzi termini. Scritti più recenti insieme con quelli più antichi, come alcuni nei quali affronta il tema delle donne. "Ho visto le mussulmane la cui vita vale meno di una vacca o un cammello", scrive una giovanissima Oriana nel suo primo reportage sulla condizione delle donne nei paesi islamici. "Vi sono donne nel mondo che ancora oggi vivono dietro la nebbia fitta di un velo come attraverso le sbarre di una prigione", che si estende dall’Atlantico all'Oceano Indiano.

Marocco, Algeria, Nigeria, Libia, Egitto, Siria, Libano, Iraq, Iran, Giordania, Arabia Saudita, Afganistan, Pakistan, Indonesia: è il mondo dell'islam dove, nonostante i "fermenti di ribellione", le regole riservate alle donne sono immote da secoli. Nel deserto palestinese Oriana s'infiltra nelle basi della guerriglia araba, incontra i capi di Al Fatah, Arafat e perfino un dirottatore aereo e una terrorista responsabile di una strage a Gerusalemme. Ascolterà i superstiti della tragedia di Monaco raccontarle quella notte in cui il commando arabo fece irruzione nella palazzina del Villaggio Olimpico. Intervisterà re Hussein, Golda Meir, Khomeini, Gheddafi, Sharon. Tornerà nel deserto durante la prima guerra del Golfo per raccontare "una crociata all’inverso", culminata nell’11 settembre.

Lo sgomento la spingerà a scrivere quella "lettera sulla guerra che i figli di Allah hanno dichiarato all'Occidente" che diventò un fenomeno editoriale senza precedenti.

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