Cultura e Spettacoli

Il ferocissimo Papa Borgia? Un mecenate

Il ferocissimo  Papa Borgia? Un mecenate

Fondata su di un immane paradosso, quello del Dio che si uomo e muore come un criminale, la Chiesa cattolica ha per forza di cose una storia paradossale. Accanto ai santi non mancano figure coinvolte nelle vicende terrene: guerre, ricchezze, manovre politiche. Argomento di critica per tutti gli anticlericali, i papi rinascimentali hanno invece dato molto alla Chiesa e alla civiltà europea. Ezra Pound chiudeva poi il primo libro dei Cantos con la morte di papa Borgia, come a dire che da lì cominciava il vero declino dell'Europa. E proprio su quel pontefice e sulla sua famiglia, soprattutto i figli Cesare e Lucrezia, si è fantasticato parecchio. I Borgia sono diventati protagonisti di romanzi, di un fumetto disegnato da Manara, di diversa pellicole cinematografiche... Quello che spesso manca a queste ricostruzioni di fantasia è però la correttezza storica, anche perché è ormai appurato che sui Borgia esiste una “leggenda nera”, partorita dai loro avversari. Oltre questa leggenda si spinge Mario Dal Bello nel I Borgia (Città nuova, pag. 148, euro 12).
Il libro non è un saggio barboso, anzi il taglio è cinematografico. E non mancano le sorprese. Partiamo proprio da Rodrigo, nominato papa nel cruciale 1492. Alessandro VI era certamente incline alla lussuria, ma anche molto devoto alla Madonna, alla preghiera. Paradossi. E quando i reali spagnoli decisero il primo pogrom della storia, Rodrigo non fece mancare agli esuli ebrei ospitalità. A proposito di politica, i suoi intrallazzi e le battaglie del figlio Cesare furono probabilmente gli ultimi tentativi di unità nazionale. Al papa Borgia mancò indubbiamente l'impegno nel riformare la Chiesa, non la consapevolezza della gravità della situazione. Trascurò quell'aspetto per concentrarsi sulla carriera del figlio e quando la Riforma la fece Lutero, la civiltà cristiana ne uscì spaccata. Tutto il resto, il nepotismo, la simonia, gli omicidi mirati erano ordinaria amministrazione. Altri pontefici non avrebbero fatto cose molto differenti. E che dire del mecenatismo? Rodrigo volle gli affreschi del Pinturicchio. Ma la leggenda nera si è accanita su Lucrezia più che sul resto della famiglia. La si vuole dissoluta e avvelenatrice. Invece, venne usata dalla famiglia come una pedina per giochi politici, per matrimoni d'interesse. Negli ultimi anni si fece terziaria francescana.

Altro paradosso.

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