Il giallo del primo giallo Poe o Dumas, chi ha copiato?

Esce L'assassinio di Rue Saint-Roch del francese. Troppo simile a I delitti della Rue Morgue dell'autore americano, scritto vent'anni prima. Ma forse il plagiatore fu il maestro del brivido

Il giallo del primo giallo Poe o Dumas, chi ha copiato?

A chi si ispirò Poe per creare il suo detective Auguste Dupin protagonista di I delitti della rue Morgue, Il mistero di Marie Rogêt e La lettera scomparsa? Per il secondo racconto è assodato che attinse dall'omicidio della sartina newyorkese Marie Rogers, ambientando però la storia a Parigi. Su I delitti della Rue Morgue, considerato il capostipite del genere poliziesco, sono invece da tempo in corso indagini. A riaprire il caso è l'uscita in questi giorni di L'assassinio di rue Saint-Roch (Baldini Castoldi Dalai) firmato nientemeno che da Alexandre Dumas padre. Di quest'opera, pubblicata originariamente sulle pagine del giornale napoletano L'Indipendente, si erano perse le tracce. E se Ugo Cundari che ne ha curato la riedizione non l'avesse ritrovata fortuitamente non avremmo mai saputo che fra il 28 dicembre 1860 e l'8 dicembre 1861 l'autore dei Tre moschettieri aveva scritto questo racconto.
È una storia editoriale da cui emergono fatti inquietanti. Intanto L'assassinio di rue Saint-Roch ripropone pari pari la storia de I delitti della Rue Morgue con la stessa ambientazione e le stesse vittime. A visionare e sezionare i cadaveri è un medico che si chiama Paul Dupin (mentre nel racconto di Poe si chiama Paul Dumas) e a condurre l'indagine è nientemeno che lo stesso Poe. I delitti della Rue Morgue uscì nel 1841 sulla rivista The Graham's Lady and Gentleman's Magazine di Filadelfia, quindi l'indiziato di plagio sarebbe il francese, viste le date di pubblicazione su L'Indipendente, di molto posteriori. Ma c'è qualcosa che non torna. Si chiede Cundari: siamo sicuri che Dumas avesse potuto leggere il racconto di Poe nella sua integrità, all'epoca? Dobbiamo escludere un incontro fra i due scrittori di cui la storia di Dumas sarebbe una tarda testimonianza?
Lo stesso Dumas spiega, nelle prime pagine de L'assassinio di rue Saint-Roch, che Poe era stato suo ospite a Parigi nel 1832. L'americano si era presentato tramite raccomandazione del suo illustre compatriota James Fenimore Cooper e Dumas specifica di avergli ceduto due camere della sua casa a Parigi in Rue de l'Ouest. Proprio in quei giorni sarebbe accaduto che entrambi, sfogliando la Gazzette des Tribunaux vennero a conoscenza della terribile fine di Madame L'Espanaye e di sua figlia Camilla, trovandosi a indagare per caso insieme sul delitto. Lo studioso John Ward Ostrom sostiene che «quando Dumas afferma di aver conosciuto Poe a Parigi nel 1832 non poteva in alcun modo sapere o prevedere che proprio di quell'anno non sarebbe mai venuta alla luce nessuna lettera di Poe; e se egli ha scelto a caso quella data per inventare un fittizio incontro con Poe è una coincidenza stranissima che abbia proprio indovinato l'unico periodo possibile per un tale incontro \ sostengo dunque che è possibile, se non probabile, che Poe abbia visitato il vecchio mondo nel 1832 e forse anche nel 1834. In che modo? Fra le mille supposizioni, quella che il giovane Edgar si sia arruolato nella marina mercantile (o anche come il giovane Melville in quella di guerra). Questa ipotesi spiegherebbe la larga familiarità con i termini nautici rivelata nella relazione di Arthur Gordon Pym del 1838 e spiegherebbe anche il silenzio di Poe su quegli anni».
Inoltre come ci ricorda Condari «l'elemento decisivo a favore dell'incontro di Dumas e Poe è il fatto che i due, insieme al Fenimore Cooper citato nel racconto di Dumas, fecero parte di una setta massonica e rivoluzionaria americana, la “Society of the Cincinnati”, fondata nel 1783 per liberare le colonie americane dall'Inghilterra e la Francia da Napoleone, ma più in generale per provocare le rivoluzioni repubblicane in Europa, cospirando con il passare degli anni per l'indipendenza di Grecia, Italia, Polonia e Turchia». A infittire ulteriormente il mistero si aggiunge una lettera autografa datata 1832 in cui Dumas racconta dell'incontro con Poe.

Il documento che risulta esser stato acquistato nel 1860 dall'antiquario parigino Jacques Charavay e che è poi pervenuto nel 1929 nelle mani del libraio Gabriel Wells, è successivamente sparito. In mancanza di un Auguste Dupin che indaghi, soltanto Poe e Dumas stessi potrebbero rivelarci chi dei due ha, eventualmente, plagiato l'altro.

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