Innegabile: un romanzo che parli di ricchezze di questi tempi è una rarità. Che poi le ricchezze siano, come uno dei personaggi afferma, frutto di una grande illusione, rimane una verità indipendente da qualsiasi crisi. Nulla è più effimero del denaro: e allora perché non approfittarne al volo, senza farsi troppi scrupoli? Le atmosfere di MC Billion$ (Book Sprint, pagg. 636, euro 23.20) di Alec Igral sono seduttive perché internazionali, esplosive perché elitarie, e naturalmente di un cinismo tanto più eccitante quanto più vampiresco. Al suo debutto letterario, l'autrice vive su una barca, nel porto di Monaco, ha tre figli e voleva scrivere per il cinema: questo è tutto quel che sappiamo di lei. L'eloquente titolo deve il suo «MC» proprio a Monaco e i suoi Billion$ alle incalcolabili ricchezze, appunto, che ogni giorno sono frutto di affari nel principato, affari fulcro, insieme all'ambientazione, di tutto il romanzo.
Il fuoco narrativo è la storia d'amore tra Gabriel, «principe nipote» di ritorno dagli Stati Uniti e Leah, potenziale splendida ereditiera. La ragazza ha però come padre un potente uomo d'affari e come futuro sposo Philippe, principe reggente di una certa età, certi impegni ufficiali e imperio indiscutibile. Tra i due si crea una inaspettata alleanza: Philippe vuole costruire un'isola di fronte a Monaco e il denaro del padre di Leah gli sarebbe davvero utile a concludere il progetto. Progetto osteggiato, tra gli altri, proprio da Gabriel. Invidia, potere, nuovi ricchi e molto sesso si susseguono una scena dopo l'altra. Scene in cui l'occhio esperto di chi conosce scandali e pettegolezzi di Monaco infila situazioni à clé senza soluzione di continuità. «Qualcosa di vero in quel che racconto nel romanzo c'è» ha affermato la Igral a proposito delle vicende. «Non sono una scrittrice, ma da quando mi sono trasferita a Monaco ho avuto parecchia ispirazione. La città ha centocinquanta comunità diverse al suo interno: questo significa che pur rimanendo fermi si possono conoscere persone che arrivano da qualunque parte del mondo».
Le cifre di lusso sfrenato e nevrosi, tipiche secondo la Igral di chi vive il privilegio come normalità, ma anche corruzione, spionaggio e longa manus della finanza globale sono degni rivali, come deve accadere nelle favole anche se miliardarie, del vero amore. E la fine non è una vera fine, a differenza delle favole classiche, ma lascia anzi spazio a un seguito, come nelle più vendute saghe contemporanee.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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