L'ARCHEOLOGIA CAMBIA LA VITA DI BUDDHA

A Lumbini, in Nepal, spunta un tempio in legno del sesto secolo avanti Cristo nel luogo in cui sarebbe nato l'essere venerato da milioni e milioni di persone

Un tempio che parla di Buddha. O meglio, sembra evocare la sua presenza. Una struttura in legno che riporta e ancora al sesto secolo avanti Cristo la vita di Buddha. E comunque qualcosa che ci riconduce al luogo probabile della sua nascita. Per questo è molto importante la scoperta che arriva dal Maya Devi Temple di Lumbini in Nepal, un sito patrimonio mondiale dell'Unesco. Qui erano già noti alcuni templi in mattoni e ora sotto quegli edifici ecco spuntarne uno in legno, proprio nel luogo in cui Buddha sarebbe nato. Il punto è che della sua vita si sa davvero poco, pochissimo. E le prime testimonianze trovate a Lumbini si fermavano finora al terzo secolo avanti Cristo. Così qualcuno ha provato a sostenere che Buddha sia vissuto in quell'epoca. Ora però il santuario in legno manda in pezzi anni e anni di speculazioni e teorie, spinge all'indietro un'esistenza avvolta nel mistero e fa riscrivere la biografia di un personaggio venerato da milioni e milioni di persone.

"Di Buddha -conferma Robin Coningham, archeologo dell'università di Durham che ha partecipato alla ricerca - sappiamo pochissimo e solo attraverso fonti testuali e tradizioni orali. Noi abbiamo pensato di interrogare l'archeologia". I risultati, clamorosi, cambiano, come dire, i connotati alla storia.

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