Cultura e Spettacoli

L'eros può essere eterno se la coppia non ha segreti

Molti credono che dopo l'innamoramento e una breve passione, l'amore si spenga nella routine quotidiana. Per il sociologo non è così. Ecco perché

"Amore e Psiche" Di Jacques-Louis David
"Amore e Psiche" Di Jacques-Louis David

Francesco Alberoni è un uomo sconcertante. Dopo essersi qualificato anni fa come il più grande analista della passione amorosa, con due libri che hanno fatto il giro del mondo, come Innamoramento e amore, che ha venduto oltre un milione di copie, e Ti amo, che ha quasi bissato il record precedente, oggi torna di nuovo sul problema che di nuovo lo incalza da vicino. Ci spiega che il suo «è un ritorno alla giovinezza. È come se di nuovo fossi magicamente piombato nell'universo del primo libro, dove mi limitavo a osservare i primi smarrimenti dell'amore quando si forma la coppia. Ora invece il mio obiettivo è un altro». Quale sia è difficile capire da questa breve presentazione dell'autore anche se i pochi che lo hanno già letto dicono che L'arte di amare (Sonzogno, pagg. 208, euro 16,50; in uscita oggi) è la summa di tutta la vita di un sociologo che continua a interrogarsi sull'insorgere del sentimento.
Si è sempre detto che, fin dai primi passi, Alberoni, che aveva definito l'amore non una società esclusiva ma il movimento collettivo formato da due persone, non si rassegnava al progressivo sfaldarsi dell'origine del consorzio umano, un errore che i più considerano assolutamente logico. Ma lui ha qualcosa da dire in proposito, e se la prende sia col pubblico dei suoi ammiratori che con gli studiosi americani. Dice infatti che l'aggettivo «logico» è una falsa pista. «Se lei interroga la gente scoprirà subito che la maggior parte dà per scontato che l'amore si muti al massimo in una convivenza serena. Ossia che è incapace di rinnovarsi». A questo punto è inutile ripetere che siamo d'accordo col professore, anche se la sua concezione dell'amore sembra viaggi a senso unico. Ma lui, che non sa staccarsi dal leitmotiv che condiziona le nostre vite, dice che non dobbiamo assegnare alla passione alcun limite di tempo. Dichiara infatti che sostenere una durata massima di due anni alla passione che domina la coppia sia il substrato di una società delirante come quella made in Usa. «Io, invece, sostengo che bisogna limitarsi ad analizzare il sottotitolo del mio nuovo libro. Cioè: “L'amore erotico che dura”». Alberoni infatti è certo che la passione non può spegnersi. O che, se questo accade, può solo riaccendersi. Come un fuoco incandescente che continua a suscitare quelle braci che segnano la sua rinascita. Ma il professore è certo, con questa nuova fatica, di affrontare una didattica dell'amore che non solo può, ma addirittura deve rivoluzionare in senso positivo il nostro comportamento umano. «Ciò che determina in modo inequivocabile la fine di un rapporto amoroso per me consiste nel silenzio. Quando ognuno dei due amanti non osa chiedere all'altro cosa deve o non deve fare per incentivare il bisogno d'amore, allora è naturale che la coppia si dissolva. È ciò che ho tentato di dimostrare nel mio primo romanzo, I dialoghi degli amanti, in cui i protagonisti solo dopo anni e anni riescono a consolidare il loro rapporto parlando esplicitamente dell'eros che li divora».
Alberoni, infatti, sostiene che noi italiani non possediamo il linguaggio necessario all'amore per dispiegarsi in tutto il suo potere. E se gli facciamo notare che sembra di sentire un moderno Stendhal, non si dice d'accordo, perché lo scrittore francese nel famoso trattato Dell'amore si limita a classificare le forme mutevoli dell'amore come passione, senza scendere nei dettagli.
Gli chiediamo se di questo problema non si sia già occupato nel suo bel libro Ti amo, la seconda parte di questa trilogia. Ma lui respinge l'ipotesi. Confida infatti che l'argomento di quel libro era la guerra di un uomo contro l'altro per la conquista della donna amata, culminante nella disfatta del rivale che contende all'amante questo bene prezioso. Gli faccio notare che negli anni della liberazione sessuale insistere sul continuum dell'amore può sembrare un paradosso, ma nulla e nessuno riescono a infrangere le certezze di Alberoni: «All'epoca di Innamoramento e amore tanti ragazzi vivevano nelle comuni e leggevano Porci con le ali. E questo ci autorizza non tanto a sperare, ma a credere che l'amore resista a qualsiasi interferenza».

Ma come si può salvare un sentimento esclusivo come la passione? Alberoni conclude con un ottimismo che gli fa onore: «Quando gli amanti si sono confidati che cosa si attendono dall'amore fisico, entrano in un mondo purificato dove al posto della sopraffazione regna una meravigliosa trasparenza».

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