Non c'è dubbio, Siena e Perugia, Lecce e Ravenna, Bergamo e Verona sono più belle di Matera ed evocano di più la cultura europea. Matera, però, è originaria, è la nostra Cappadocia, ha un paesaggio primordiale che ci riporta al ventre antico d'Europa, qualcosa di arcaico che evoca la prima Casa, l'albore della civiltà.
Tifavo Matera come capitale europea, e nel mio Ritorno a sud l'ho ribattezzata Mater@, la Mater mediterranea che nella sua conchiglia alleva il futuro. So che l'onorificenza servirà a poco, e i soldi previsti per lanciarla non basteranno, ma la scelta simbolica è forte, anche se imita le strade del cinema. Ripropone il nostro sud non partendo dalle sue metropoli né dalle aree infestate dalla criminalità organizzata, ma da un piccolo centro esonerato dalla storia, che somiglia a un presepe morente e, insieme, gravido di un Bambino che tarda a venire.
La tragedia del sud, a voler dare una cifra come s'usa nell'era economica, si riassume nel Milione. Quel milione di ragazzi che lasciano il sud e sono la sua energia migliore; quel milione d'immigrati arrivati nel giro di poco tempo a rimpiazzare i primi; il milione di bambini in meno, mai nati, nello stesso arco di tempo; il milione di over80 in più che invecchia il sud e trasforma il Mezzogiorno in Tramonto.
La ripresa del sud potrebbe partire da un Milione di nordici anziani che vengono a vivere e svernare a sud, generando con la loro presenza investimenti, servizi e infrastrutture. Intanto il sud riparte dai Sassi, cioè dall'età della pietra.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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