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Il naufragio del Titanic venne provocato da un incendio

Secondo le ricerche di un giornalista americano, al momento dell'impatto con l'iceberg lo scafo del Titanic era già stato indebolito da un vasto incendio

Il naufragio del Titanic venne provocato da un incendio

Il Titanic non sarebbe affondato per l'impatto con l'iceberg alla deriva nelle gelide acque del nord Atlantico, ma a causa dell'incendio che si propagò a bordo sin da prima della partenza.

L'affascinante ipotesi arriva dall'America, dove il giornalista Senan Molony ha presentato una nuova teoria sulle cause di quello che con ogni probabilità è uno dei naufragi più famosi di tutta la storia della marineria di ogni tempo. Nella notte fra il 14 e il 15 aprile 1912 il transatlantico della White Star avrebbe sì cozzato contro un enorme blocco di ghiaccio galleggiante, ma questo evento da solo non sarebbe bastato a determinarne la fine.

Lo scafo della nave infatti sarebbe stato fortemente indebolito da un incendio durato diversi giorni e innescatosi vicino alle caldaie sin da prima che la nave lasciasse il porto di Belfast, dove venne costruita.

Si tentò di domare le fiamme, ma senza successo. Quindi il Titanic proseguì il suo viaggio, ma con la chiglia logorata dall'azione del fuoco.

Un danno che si sarebbe rivelato fatale al momento decisivo, provocando la morte di 1500 persone.

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