Segnatevi questo nome: Ken Liu. Avvocato e programmatore di computer, è tra le voci più gradevoli e innovative del genere science-fiction . Nato in Cina, a Lanzhou, nel 1976, emigrò con la famiglia negli Usa all'età di 11 anni. I suoi racconti spopolano sulle riviste specializzate e uno vanta un record mondiale: è stato il primo a vincere tutti e tre i premi più prestigiosi del fantasy, il «Nebula», l'«Hugo» e il «World Fantasy». Si intitola The Paper Menagerie , e viene pubblicato ora per la prima volta in italiano, con il titolo La collezione di origami sul numero 2 di Parallàxis (disponibile da oggi), giovane e dinamica rivista dedicata a horror, fantascienza e new magical realism.
È la storia di un bimbo cino-americano e della sua mamma, la quale resta cinese al cento per cento nonostante il trasferimento negli States, nel Connecticut, e il matrimonio con uno statunitense. Il quale l'ha scelta sfogliando le pagine di un catalogo. Proprio così: un matrimonio per corrispondenza. Come si faceva una volta. Ma con tantissime potenziali controindicazioni. Questa madre che non spiccica una parola d'inglese, al suo bambino insegna una cosa sola, l'arte dello zhezhi , cioè quella che i giapponesi chiamano origami , appunto: creare simulacri di oggetti ed esseri viventi con la carta. In fuga dalla Rivoluzione Culturale, la donna ha il magico potere di renderli viventi per davvero, quei simulacri... Il racconto di Ken Liu è un modo poetico e singolare di parlare di integrazione culturale.
In questo numero di Parallàxis , ordinabile in formato cartaceo su parallaxis.it e acquistabile anche in formato digitale su amazon.it , il linguaggio è il tema ricorrente.
È nel racconto Gli occhi di Philip K. Dick, ritradotto da Elena Nordio e Chiara Magnoni, in cui il parlare per metafore assume la valenza di un idioma alieno e fin troppo letterale. È nell'allucinato ritratto della donna che Silvano Agosti, scrittore e regista indipendente ( Matti da slegare , D'amore si vive e Il giardino delle delizie ), traccia in Lo sguardo . È in La donna-ragno , una storia datata 1915 di Ercole Luigi Morselli, grande precursore della nostra fantascienza. La piscina di Kafka , di Corrado Consolandi, e il saggio Non essere ancora all'altezza del tempo. Ernst Bloch su una fotografia , di Maurizio Guerri, completano il numero.
La rivista ama dialogare con i propri lettori e anche pubblicarne gli scritti, purché inediti. All'indirizzo sub@parallaxis.it , infatti, chiunque può inviare un proprio racconto che verrà selezionato per la pubblicazione.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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