Il Premio Nobel per la Pace va al premier etiope Ahmed

Il capo di Stato è stato premiato "per le sue iniziative decisive per risolvere i conflitti lungo il confine con l’Eritrea"

Il Premio Nobel per la Pace va al premier etiope Ahmed

Oggi, l'Accademia di Svezia ha assegnato il Premio Nobel per la Pace 2019. E quest'anno il riconoscimento è andato al premier etiope Abiy Ahmed. Il capo di Stato dell'Etiopia è stato premiato "per i suoi sforzi nel raggiungere la pace e la cooperazione internazionale, e in particolare per le sue iniziative decisive per risolvere i conflitti lungo il confine con l’Eritrea".

Ahmed, in carica dall'aprile 2018, è stato il primo premier di etnia oromo, il gruppo etnico maggiormente presente in Etiopia, ma anche il più discriminato e marginalizzato. Ha promosso la riappacificazione con l'Eritrea, cercando di portare a termine un conflitto che va avanti dal 1998, applicando l'accordo di pace promosso dalle Nazioni Unite nel 2000, secondo il quale l'Etiopia avrebbe dovuto cedere alcuni territori all'Eritrea. Grazie al suo impegno è riuscito a contrattare col presidente eritreo la riapertura delle rispettive ambasciate e la ripresa dei commerci, ristabilire la rotta aerea diretta tra i due Paesi e le linee telefoniche, interrotte da circa 20 anni. Nei suoi primi 100 giorni di governo, inoltre, aveva liberato migliaia di prigionieri politici. Nel corso del suo governo, Ahmed ha avviato diverse riforme economiche e politiche, spesso affidate a ministri donna.

Nel luglio 2028 ha firmato una storica Dichiarazione di pace con l'Eritrea. L'abbraccio con il presidente eritreo Isais Afewerki e le visite reciproche nelle due capitali avevano sollevato grandi entusiasmi, anche se la dittatura in Eritrea ha poi richiuso i confini, lasciando a metà il processo.

Nelle motivazioni dell'Accademia viene sottolineato come "il premio Nobel per la Pace vuole anche riconoscere tutti gli altri che stanno lavorando per la pace e la riconciliazione in Etiopia e nelle regioni dell'Est e del nord Est dell'Africa"​. Durante la cerimonia, infatti, è stata ricordata la collaborazione tra Abiy Ahmed e il presidente eritreo, che ha permesso "di fissare velocemente i principi di un accordo di pace per mettere fine al lungo stallo di 'no pace no guerra' tra Etiopia ed Eritrea".

Infine, nonostante ci sia ancora molto da fare in Etiopia, "il premier ha avviato importanti riforme che danno a molti cittadini speranza per una vita migliore ed un futuro più radioso. Come primo ministro, Abiy Ahmed ha cercato di promuovere riconciliazione, solidarietà e giustizia sociale".

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