"Reloaded". A volte il meglio ritorna

Se vi siete persi qualcosa, basta fare reloaded.
Si chiama «Reloaded» ed è la nuova collana digitale dell'editore Laurana che sta per approdare in tutte le librerie del web. Per «ricaricare» i titoli più belli della narrativa italiana degli ultimi vent'anni che, inevitabilmente, si sono persi. Finiti fuori catalogo, e che si potranno di nuovo leggere. In ebook.
Diretta da Marco Drago, direttore dal 1989 al 2007 della rivista underground Maltese Narrazioni, «Laurana Reloaded» è dedicata al recupero, in digitale, della migliore narrativa italiana comparsa sugli scaffali tra gli anni Novanta e i Duemila e poi scomparsa causa normale ciclo di smaltimento del sistema editoriale: «Tutte le cose più belle uscite negli anni Ottanta in fondo si trovano ancora e vengono ripubblicate: Tondelli, Lodoli, il primo Veronesi... A partire dal '90 invece sono usciti troppi libri, con una vita media brevissima. Eppure ci sono libri bellissimi... Capolavori? Questo lo dirà il tempo. Di sicuro molto, ma molto interessanti, anche oggi, come Fonderia Italghisa di Giuseppe Calice ad esempio...», dice Drago.
O come, ad esempio, i primi tre titoli della collana: Forme d'onda di Dario Voltolini, uscito nel '96 da Feltrinelli, Il mostro di Vigevano di Piersandro Pallavicini apparso da peQuod nel '99, e Sono l'ultimo a scendere (e altre storie credibili) di Giulio Mozzi, pubblicato da Mondadori nel 2009 ma già introvabile. Poi arriveranno autori come Roberto Alajmo, Flavio Santi o Ernesto Aloia con la sua impietosa satira sul vetronismo I compagni del fuoco, uscito nel 2007 da Rizzoli...
Ogni titolo, sfruttando le possibilità dell'ebook, sarà rieditato con materiali inediti, nuove prefazioni, appendici (lettere all'editore e altro).

E se la sfida è «scegliere» (evitando di recuperare in maniera acritica i libri e metterli semplicemente in rete) per dare un'idea precisa di cosa sono stati gli ultimi due decenni, il break even, più culturale che economico, sono 500-1000 copie a titolo. «Sarebbe un vero successo. Del resto siamo una nicchia di una nicchia».