Cultura e Spettacoli

Riavvicinarsi all'arte al tempo del Covid: la nuova sfida dell'artista

L'artista romano Gianfranco Toso apre le porte del suo studio per abbattere quel muro che separa artista e pubblico in un momento delicato

Riavvicinarsi all'arte al tempo del Covid: la nuova sfida dell'artista

Quattro appuntamenti per ritrovare e rivivere l'arte che siamo stati costretti a trascurare durante l'ondata pandemica. Attraverso un approccio nuovo che, alla luce dei cambiamenti sociali avvenuti, si concentrerà principalmente su cosa è cambiato e potrebbe cambiare nel panorama artistico, ora che tutto ciò che era considerato "normale" nel contatto tra il pubblico e l’opera d’arte, non lo è più.

È l'idea di Gianfranco Toso, artista romano che apre le porte del suo Studio a via San Francesco di Sales 68 a Trastevere, per raccontare le sue opere e provare ad abbattere quel muro invisibile che il più delle volte relega l’osservatore al ruolo di spettatore passivo, coinvolgendo il pubblico in un confronto che vedrà come protagonisti diversi esponenti del mondo dell’arte romana.

Ripensare al rapporto tra spettatore e arte ai tempi del Covid-19 dunque; per quattro giovedì - a partire dal 27 maggio dalle 18.30 alle 19.30 - , con ospiti di spicco quali i critici d'arte Ludovico Pratesi, Alberto Dambruoso, l'artista Luca Padroni e il curatore Marco Bressan, che interverranno nei diversi appuntamenti per analizzare nuovi aspetti e intuizioni.

In virtù delle norme vigenti, e per assicurare il distanziamento cui la pandemia ci ha costretti, non sarà possibile per gli spettatori soffermarsi contemporaneamente, ma occorrerà alternarsi ogni 15 minuti con la prospettiva di attendere la fine dell’incontro per uno scambio collettivo. Ciò che gli ospiti non avranno modo di ascoltare direttamente, sarà integrato da un docuvideo dell’intera durata delle conversazioni elaborato da Alessandra Gianfranceschi e Ludovica del Prete. Contributo che si renderà allo stesso tempo risorsa e opera duratura nel tempo, quale testimonianza utile allo sviluppo di nuove forme di fruizione dell’arte futura.

"Auspicabilmente sul finire di un tempo in cui la distanza e il contatto tra le persone sono diventati qualcosa di non più naturale o abituale", ha premesso Toso. Auspicio che può condividere chiunque abbia atteso con trepidazione le riaperture. Non solo per andare al ristorante o per tornare in palestra, ma anche per tornare a fruire della cultura. Per visitare un museo, godere di una mostra, di una performance, di un confronto diretto e chiarificatore durante un vernissage.

Gianfranco Toso

Pittore romano classe 1980, risente inizialmente della forte influenza che gli studi di architettura hanno esercitato sul suo immaginario, orientandosi alla creazione di pure forme nello spazio astratto. Successivamente abbandona l’astrazione e inizia un nuovo ciclo di lavori sotto il segno della figurazione.

Da quel momento cambia totalmente modo di concepire la pittura, vissuta ora non più come ricerca della perfezione, dell’armonia e dell’esattezza delle forme, ma come esplorazione incessante nel territorio mutevole dell’inconscio.

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