Si usa ancora quest’antica parola dal suono misto tra l’aulico e lo sgangherato: ma solo nell’espressione “mettere a repentaglio”, che sta per esporre al rischio. Repentaglio infatti – per molti dizionari “ripentaglio” – significa appunto rischio, pericolo. L’avverbio latino repente, improvviso, è l’origine più naturale “perché – come osserva il Tommaseo – nel risico e nel pericolo è per lo più qualcosa di subitaneo”.
Ma se repente è la base, altri osservano passaggi successivi, discordando un po’ tra di loro: il Treccani rivolge la sua attenzione, per esempio, a un latino “repentalia”, pericolo improvviso, dal tardo repentaliter. Mentre lo Zingarelli cita un latino parlato “repentinalia”, riferito ancora a pericoli improvvisi. Il Deli invece fa risalire la parola al francese repentaille, derivato di repentir, pentirsi; così che mettere a repentaglio significherebbe “esporre al pentimento o alla penitenza”.
Dello stesso avviso il Pianigiani, per il quale repentaille significa disdetta, pentirsi, e che spiega un po’ farraginosamente: “Rischio a cui espone il pentirsi o ritirarsi dal fatto ovvero pericolo che facilmente colga il pentimento di averlo affrontato”.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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